Dalle coste di Marsala alle grandi palestre del Missouri, il viaggio sportivo e umano di Umberto Caleca ha il sapore di una favola moderna. Il giovane palleggiatore siciliano è infatti il regista della squadra di pallavolo della Park University, una formazione internazionale che milita nel prestigioso campionato universitario americano NAIA.
Arrivato negli Stati Uniti grazie a una borsa di studio sportiva nel corso di Economia e Management, Umberto non ha impiegato molto a lasciare il segno. La chiamata è arrivata dopo una segnalazione di Luciano Bucci, assistente allenatore ed ex giocatore italiano, che ha saputo riconoscere nel giovane marsalese le qualità di un palleggiatore moderno: 197 cm di altezza, intelligenza tattica, visione di gioco e una creatività che fa la differenza.
"Un palleggiatore italiano è una garanzia", avrà pensato Bucci, forte della reputazione della scuola pallavolistica italiana. E non si è sbagliato. Caleca ha conquistato rapidamente la fiducia del coach Mike Talamantes e ha preso per mano i "Pirates", una squadra multiculturale con atleti da Brasile, Argentina, Messico, Repubblica Dominicana e Serbia. Insieme, hanno centrato l’accesso ai quarti di finale del campionato nazionale NAIA.
Ma non solo risultati di squadra. Il talento marsalese si è distinto anche a livello individuale, ottenendo il premio di miglior palleggiatore nella “All-Conference Second Team”, un riconoscimento che lo posiziona tra i migliori interpreti del ruolo tra tutte le università NAIA.
Il percorso di Umberto Caleca nel mondo della pallavolo è iniziato all’età di 15 anni. Dopo le prime esperienze ad Arezzo, è passato per piazze importanti come Ravenna, dove ha anche ottenuto il diploma al Liceo Classico Dante Alighieri, e poi ancora Verona, Modica in A2, Pineto, Montorio e Leverano. In mezzo, anche una convocazione agli allenamenti con la nazionale Juniores italiana.
E oggi, a 21 anni, è protagonista in America, dove ha già confermato la sua permanenza per il prossimo anno accademico e sportivo con la maglia dei Pirates.
Ma per Umberto è già tempo di pensare all’estate. A maggio farà ritorno in Italia, dove alternerà gli allenamenti in palestra con tornei di beach volley, senza dimenticare una delle sue più grandi passioni: la musica. Sì, perché Caleca, oltre a palleggiare, sa anche mixare. Appassionato DJ, ama regalarsi momenti di libertà dietro la consolle, portando la stessa energia e creatività che mostra in campo.
Con i piedi nella sabbia, la testa nei libri e le mani pronte a dirigere il gioco, Umberto Caleca è l’esempio di come sport, studio e passione possano convivere in un unico grande sogno internazionale. E chissà dove lo porterà ancora.