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18/04/2025 17:00:00

Trapani, gli studenti partecipano alla cerimonia di restituzione del "Treno della Memoria 2025"

  Il 14 aprile scorso, il Teatro Ariston ha ospitato la cerimonia di restituzione del “Treno della Memoria” 2025, un momento profondamente simbolico e partecipato che ha visto coinvolti circa 600 studenti provenienti da tutte le scuole superiori del territorio. Una platea giovane e attenta, che ha accolto il testimone del ricordo attraverso letture, riflessioni e testimonianze, facendosi portavoce di una memoria che non può e non deve essere dimenticata.

Il progetto, attivo a Trapani dal 2019, ha condotto anche quest’anno una cinquantina di ragazzi in un viaggio educativo a Berlino e Cracovia, cuore della memoria storica europea. Un’edizione, quella del 2025, che ha segnato una svolta importante: per la prima volta, infatti, cinque educatori trapanesi hanno partecipato come volontari dell’associazione “Terra del Fuoco Trentino”, affiancando non solo il gruppo locale, ma anche quelli di Feltre, Imola e Trento. Un segnale chiaro di crescita e radicamento territoriale del progetto, che continua a espandersi nonostante le difficoltà.

Se da un lato, infatti, si è registrata una riduzione nel numero di borse di studio sostenute dalle Amministrazioni, dall’altro è aumentata la domanda da parte delle scuole, a conferma di un bisogno sentito e condiviso di educazione alla memoria e ai valori democratici. Fondamentale è stato, anche quest’anno, il contributo del Comune di Erice, di Paceco e di Misiliscemi, oltre al sostegno di privati cittadini come Enzo Scontrino, Sabrina Giudici, Luigi Mazzamuto, Mariapia Zichichi, Francesco Gambicchia e dell’Associazione “Simona Genco”, a cui è stata dedicata questa edizione.

Durante l’evento di restituzione, gli studenti hanno condiviso le loro esperienze, i pensieri maturati durante il viaggio, ma soprattutto il loro impegno: diventare testimoni dei testimoni, assumendosi la responsabilità di tramandare le storie di chi ha vissuto l’orrore della deportazione e dei campi di sterminio, per costruire una storia diversa, una Europa fondata sui Diritti.

Un passaggio chiave, questo, che segna il vero inizio del percorso educativo: la restituzione non rappresenta la conclusione del viaggio, ma il momento in cui ciò che è stato visto e sentito si trasforma in azione concreta e consapevolezza civile. Un impegno che si traduce in una chiara presa di posizione: essere, oggi, antifascisti e contro l’indifferenza.

“Il mondo è nelle mani di coloro che hanno il coraggio di sognare e di correre il rischio di vivere i propri sogni” – questa frase ha fatto da filo conduttore alla cerimonia, rilanciando la sfida che il Treno della Memoria lancia ogni anno a centinaia di giovani: scegliere da che parte stare.

E l’anno prossimo, il progetto si allargherà ancora: è previsto l’avvio di un nuovo percorso rivolto anche agli studenti delle terze medie, per seminare ancora più in profondità i valori della memoria, della partecipazione e della cittadinanza attiva. Perché, come dimostrano i ragazzi del “Treno”, il futuro si costruisce conoscendo e affrontando il passato. Insieme.

 

 

 

 



STUDIO VIRA | 2025-04-09 10:50:00
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