Il 14 aprile, secondo giorno della Settimana Santa, è stato di passione per 21 anime: il Consiglio Comunale (C.C.) di Marsala ha rideterminato il gettone di presenza in 54,33 euro, spettante al consigliere per la partecipazione alle commissioni consiliari e alle sedute nella Sala delle Lapidi — anche più di una al giorno — che fino a lunedì scorso era fissato in 80 euro lordi, per un massimo mensile di 1.863 euro, pari al 30% dell’indennità di funzione sindacale. E i consiglieri dovranno anche restituire la differenza tra i due importi a partire dalla sua istituzione, il 1º gennaio dell’anno scorso.
E proprio il compenso del primo cittadino è diventato, improvvisamente, dopo 14 mesi e mezzo, il riferimento per ricalcolarlo. Ossia: siccome il sindaco ha aumentato l’importo della sua indennità precedente in misura del 51,89%, il C.C. lo ha fatto per il gettone nell’ordine del 123,55%, più del 138,1% dello stesso sindaco.
Divagazione necessaria per la conoscenza della vicenda: l’avverbio utilizzato — improvvisamente — è satirico, perché dubbi legittimi sono stati sollevati grazie alla collaborazione con la testata che mi ospita, Tp24, con un articolo del 2 gennaio dal titolo: "C’è qualcosa che non torna con i gettoni dei consiglieri di Marsala", per come determinato dalla Delibera di Consiglio Comunale n. 187 del 12/12/2023.
Dopo l’accesso agli atti e la risposta del Segretario Generale, è arrivata a Palazzo VII Aprile — si ripete: lunedì 14 aprile — l’approvazione, da parte di 17 consiglieri su 18 presenti (uno è uscito dall’aula), della Deliberazione di C.C. n. 66 del 14 aprile 2025, il cui oggetto era: "Modifica ed integrazione alla delibera di C.C. n. 187/2023".
Ma il Consiglio Comunale, guidato da due consiglieri, è risorto con un attacco d’indirizzo che ha destinato le economie generate dal provvedimento per il 2025 al capitolo “Solidarietà sociale”, più precisamente: "Contributo per i soggetti in grave stato di salute sottoposti a cure radioterapiche e chemioterapiche."
Buona Pasqua e, soprattutto, Campagna Elettorale.
Vittorio Alfieri