Guida senza patente e porto abusivo di coltelli, la Cassazione condanna il marsalese Fabio Di Pietra

 Un’altra condanna per il 47enne pregiudicato marsalese Fabio Salvatore Di Pietra. E’ quella resa definitiva dalla prima sezione della Corte di Cassazione per guida senza patente di ciclomotore (con recidiva nel biennio) e per aver portato fuori dalla propria abitazione due coltelli, di cui uno a serramanico. Per questi fatti, che risalgono al 29 settembre 2020, nel marzo 2023, il Tribunale di Marsala lo ha condannato, con rito abbreviato, a sette mesi di arresto e 2500 euro di ammenda. Sentenza confermata dalla Corte d’appello il 4 luglio del 2024. E recentemente è anche arrivato il sigillo della Suprema Corte, che ha rigettato il ricorso, condannando il Di Pietra anche al
pagamento delle spese processuali.

Nel ricorso in Cassazione, la difesa (avvocato Francesca Frusteri) ha sostenuto che in riferimento al reato di porto fuori dalla propria abitazione dei due coltelli non è stata considerata la giustificazione fornita in giudizio dall'imputato, ovvero che ne doveva fare uso per motivi di lavoro, ma i giudici del merito, e cioè di primo e secondo grado, hanno ritenuto decisivo che l'imputato non avesse dato una giustificazione nell'immediatezza, anche se in realtà non vi è prova che gli sia stata chiesta questa giustificazione quando è stato fermato dalle forze dell’ordine.

Ma il ricorso, sia per questo che per altri motivi, è stato ritenuto “inammissibile” dalla Cassazione. Tra i precedenti del Di Pietra, l’arresto, nel marzo 2016, con le accuse di rapina aggravata, furto e detenzione illegale di arma. La polizia lo condusse in carcere in esecuzione di un’ordinanza emessa dalla Corte d’appello di Palermo.