A poco meno di un mese dall’11 maggio, data simbolo per Marsala e per l’intera storia d’Italia, il Comune annuncia in pompa magna un “nuovo progetto” per la piazza antistante il Monumento ai Mille. Anzi, chiamiamola “futura piazza”, visto che – a oggi – il monumento stesso non esiste ancora. Da 165 anni.
Il sindaco Grillo e la sua giunta hanno approvato un’integrazione al progetto in corso di riqualificazione sul Lungomare. Fontane a sfioro, Rosa dei Venti in marmo, nuove aree verdi, pergolati e arredi urbani. Il tutto condito da 100 mila euro extra, ottenuti grazie all’on. Stefano Pellegrino. Ma la domanda è solo una: riusciranno a finire i lavori per l’11 maggio?
La risposta, al momento, pende sul versante del dubbio. Conosciamo già la narrazione: si corre, si lavora, si fa tutto all’ultimo secondo. Lo stesso cliché che stiamo vedendo su Piazza Mameli, dove gli operai in quella che appare più una corsa contro il tempo che un piano organico di riqualificazione urbana. I fiori si piantano da una parte, mentre a pochi metri si getta ancora cemento fresco: non esattamente il modello dell'efficienza progettuale.
Il sindaco Grillo afferma che la nuova piazza sarà un “hub turistico” in grado di guidare i visitatori nel cuore antico della città. Se non sistemata entro l'11 maggio ci ritroveremo a celebrare lo sbarco dei Mille con un’altra piazza a metà, con qualche fiore piantato di fretta e una fontana (forse) ancora asciutta.
Nel frattempo, Re Carlo III d’Inghilterra – sì, proprio lui – ha menzionato Marsala e Garibaldi nel suo discorso al Parlamento italiano. in assenza di un vero monumento ai Mille, Marsala continua a sfilare ogni anno dietro una memoria invisibile, senza un luogo concreto in cui onorarla davvero.