Nel 2024 i vini bianchi Dop siciliani hanno registrato una nuova, significativa crescita nell’export, con un incremento dell’8,9% rispetto all’anno precedente, che già aveva segnato un +7,8%. È quanto emerge dal nuovo report dell’Osservatorio sulla competitività delle Regioni del Vino – Sicilia, realizzato da Nomisma Wine Monitor in collaborazione con UniCredit.
Tra i mercati esteri più ricettivi spiccano Regno Unito (+37%), Russia (+34%) e Germania (+12%), seguiti da Canada e Stati Uniti (+11% ciascuno). In controtendenza, invece, i rossi Dop siciliani che, per il secondo anno consecutivo, calano nelle esportazioni (-2,9% nel 2024 dopo il -4,5% del 2023), nonostante segnali positivi in mercati come Canada, Russia e Stati Uniti.
Il successo dei bianchi isolani si inserisce in un contesto globale incerto. A fronte di una contrazione dell’import mondiale di vino nel 2023 e di una mancata ripresa nel 2024, l’Italia è comunque riuscita a crescere del 6% a valore, trainata dagli spumanti, in particolare dal Prosecco (+11%). In confronto, la Francia ha chiuso l’anno con un ulteriore calo (-2,4%), complice soprattutto la flessione dello Champagne.
Lo studio evidenzia anche una forte concentrazione delle esportazioni italiane: il 60% è diretto a soli cinque paesi, con gli Stati Uniti in testa (24%). I vini siciliani, però, risultano meno dipendenti dal mercato statunitense rispetto ad altre regioni, con una quota del 14% per i bianchi Dop e del 20% per i rossi.
Sicilia en Primeur, l’evento dedicato alla promozione del vino siciliano, ha confermato il suo ruolo strategico nella valorizzazione del territorio e della cultura vitivinicola regionale. Nell’edizione 2024 ha ospitato 106 giornalisti da tutto il mondo, offrendo un viaggio esperienziale tra cantine, paesaggi e tradizione.
La percezione del vino siciliano negli Stati Uniti, uno dei mercati chiave, è in costante miglioramento. Secondo una recente indagine di Nomisma su circa 2.000 consumatori americani, la Sicilia è tra le regioni italiane più riconosciute e apprezzate, soprattutto dai millennial e dai wine lover ad alto reddito. Il vino siciliano è visto come simbolo di qualità, autenticità e buon rapporto qualità-prezzo, valori sempre più ricercati dal pubblico statunitense, sensibile anche ai temi green e salutistici.
Nonostante i dati ufficiali Istat non tengano conto dei volumi che partono da porti di altre regioni, si stima che l’export effettivo di vino siciliano sia ancora più consistente di quanto riportato. Un segnale chiaro di una Sicilia del vino sempre più protagonista sulla scena internazionale.