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15/04/2025 06:00:00

Dighe, rifiuti, crisi idrica. Di Mauro lascia l'assessorato più complicato: "Nessuno vuole lavorare qui"

 Dimissioni annunciate e arrivate ieri mattina da Roberto Di Mauro(MPA), la delega all’Energia e ai servizi di pubblica utilità, è rimasta vuota solo per poche ore, il presidente della Regione, Renato Schifani, ha designato Francesco Colianni, che giurerà oggi alle 15 davanti all’Assemblea regionale siciliana.
Il governatore ha ringraziato Di Mauro “Per il lavoro svolto in questi anni e per il suo contributo all’attività della giunta di governo in settori strategici. Il nuovo assessore Francesco Colianni proseguirà il percorso di attuazione del programma di governo”.

Dimissioni gestite dall’MPA
Erano mesi che Di Mauro annunciava le dimissioni per una serie di problemi interni agli uffici. Raffaele Lombardo, leader dell’MPA, ha gestito sia la tempistica delle dimissioni che la successione. Francesco Colianni è parte integrante dell’MPA, il passaggio di consegne è avvenuto ieri mattina. Di Mauro resterà deputato regionale e pare che assumerà il ruolo di capogruppo.

La posizione di Di Mauro
L’ex assessore lo aveva annunciato già da mesi: “Ho fatto tutto quel che potevo, mi sono impegnato al 100% come continuerò a fare fino alla fine e come ho sempre fatto in tutta la mia attività ma è giusto che qualcun altro occupi, adesso, un assessorato impegnativo che non lascia respiro anche nei week end. Questo avviene perché purtroppo il problema dell’acqua, del servizio pubblico o della diga non finisce mai. C’è un tempo per tutto”. Un assessorato impegnativo che però ha un dotazione di organico ridotta, appena 246 unità per ben due dipartimenti che si occupano di energia, rifiuti, crisi idrica.
Di Mauro lo aveva ribadito durante un'intervista regionale: “Qui occorre una sensibilizzazione della forza lavoro perché a fronte delle carenze, nessuno vuole venire a lavorare qui. Non so perché, ma molte persone rifiutano. È un assessorato che vive di precarietà rispetto alle risorse umane assegnate. I temi trattati sono delicati e serve grande attenzione ma non capisco tutta questa ostilità. Perfino i vincitori di concorso neo assunti rinunciano al posto di lavoro se assegnati qui. Diciamo che già è complesso perché i funzionari della regione vengono a guadagnare, mi dicono 1.540 euro nette appena assunti e per alcuni è motivo di rinuncia già questo ma quando, poi, si parla di assegnazione a questi Dipartimenti scappano”.


Di Mauro lascia dopo il protocollo per costruire i due termovalorizzatori, che sorgeranno a Bellolampo e nella zona industriale di Catania. Il costo è coperto da fondi pubblici, con uno stanziamento di 800 milioni di euro del Fondo di sviluppo e coesione. La Regione Siciliana ha individuato Invitalia come partner tecnico e ha firmato un protocollo di vigilanza collaborativa con l’Autorità nazionale anticorruzione. L’invio dei lavori è prevista per il 2026.
Previsti 5 milioni di euro, nella manovra bis, per le dighe siciliane, i fondi saranno assegnati all’assessorato Agricoltura.