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15/04/2025 09:00:00

Violenza di genere: Forza Italia presenta una mozione all'Assemblea Regionale Siciliana 

Un pacchetto di misure articolato, che punta a intervenire su più fronti per affrontare in modo strutturale il fenomeno della violenza di genere. È questo l’obiettivo della mozione parlamentare presentata all’Assemblea Regionale Siciliana dai deputati di Forza Italia Riccardo Gennuso, primo firmatario, e Stefano Pellegrino, capogruppo all’ARS.

Il testo propone un insieme di iniziative che vanno dalla prevenzione culturale al rafforzamento del sistema giudiziario, con un’attenzione particolare all’ambito educativo e alla comunicazione. La mozione nasce in risposta a una situazione definita “strutturale”, aggravata dai recenti casi di cronaca nera e dalla condanna inflitta all’Italia dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo per carenze nella tutela delle vittime di violenza domestica.

Tra i punti centrali figura la richiesta di rendere obbligatoria la formazione per giornalisti, operatori sanitari, forze dell’ordine e personale giudiziario coinvolto nella gestione dei casi di violenza. L’intento è promuovere una narrazione più corretta e consapevole, contrastando linguaggi che tendono a minimizzare o distorcere la gravità dei fatti.

Un’altra proposta riguarda l’introduzione dell’educazione affettiva nelle scuole, con moduli obbligatori volti a promuovere il rispetto reciproco, decostruire gli stereotipi di genere e riconoscere segnali precoci di relazioni disfunzionali. «È dalla scuola che parte il cambiamento culturale», ha affermato Gennuso, sottolineando il valore preventivo dell’educazione.

Sul piano della comunicazione pubblicitaria, la mozione chiede al Governo nazionale di prevedere sanzioni contro i messaggi che oggettivizzano il corpo femminile o veicolano stereotipi sessisti. Una misura che punta a intervenire sull’immaginario collettivo e a contrastare, anche sul piano simbolico, le dinamiche di dominazione e possesso.

Non mancano proposte di tipo repressivo: i firmatari sollecitano l’introduzione di un reato autonomo di femminicidio, con sanzioni più severe rispetto a quelle attualmente previste, e l’ampliamento degli organici nei settori coinvolti nella gestione del “codice rosso”, al fine di ridurre i tempi delle indagini e rafforzare il supporto alle vittime.

In ambito regionale, la mozione prevede l’istituzione di un Osservatorio permanente sulla violenza di genere, con compiti di monitoraggio e raccolta dati, e il potenziamento dei centri antiviolenza presenti sul territorio siciliano. È inoltre prevista l’attivazione di protocolli integrati tra scuole, Comuni e aziende sanitarie per facilitare l’emersione tempestiva delle situazioni a rischio, con particolare attenzione alle aree più fragili.

«La Sicilia deve ambire a diventare un modello nazionale nel contrasto alla violenza sulle donne», ha dichiarato Gennuso. «Occorre un’azione coordinata, che tenga insieme cultura, giustizia e servizi. La politica ha il dovere di dare risposte non solo simboliche, ma anche concrete».

La mozione, ora all’esame dell’Assemblea, si inserisce in un contesto di crescente attenzione al tema della violenza di genere, sollecitando un impegno condiviso tra istituzioni, società civile e mondo della comunicazione.