Quanto guadagnano sindaci, assessori e presidenti del consiglio nei Comuni di Trapani e Marsala? Ma soprattutto quanto costano alle casse dei Comuni, quindi ai cittadini?
Gli stipendi degli amministratori sono stati aggiornati negli ultimi mesi, per rispettare una normativa nazionale recepita anche in Sicilia.
A Trapani nel 2025 il Comune spenderà oltre 750 mila euro per gli stipendi di sindaco, vice sindaco, assessori, presidente del consiglio comunale e vice presidente del consiglio comunale. A Marsala per le stesse figure si spende un po’ meno, circa 400 mila euro.
Mentre si discute di trasparenza, tagli alla spesa pubblica e impegni per le città, ecco quanto costano ogni mese – e ogni anno – le amministrazioni comunali delle due città più popolose della provincia. Tra chi rinuncia per legge, chi è in aspettativa e chi invece incassa regolarmente l’indennità piena, i dati messi nero su bianco dai due Comuni raccontano un quadro preciso della spesa pubblica per la politica locale. E non mancano le sorprese.
A TRAPANI
A Trapani, il costo mensile per le indennità di sindaco, assessori, presidente e vicepresidente del consiglio comunale ammonta a 64.563,58 euro, comprensivi di IRAP. È quanto emerge dal prospetto ufficiale pubblicato dal Comune e riferito al mese di marzo 2025.
Al primo posto, in termini di retribuzione, c’è il sindaco Giacomo Tranchida, che percepisce 9.860 euro mensili lordi, comprensivi di 821,10 euro di IRAP.

Gli assessori percepiscono importi differenti in base allo status lavorativo (se dipendenti collocati o meno in aspettativa), ma l’indennità lorda media si aggira intorno ai 5.760 euro per chi è in aspettativa e 2.980 euro per chi mantiene lo stipendio dal proprio datore di lavoro. È il caso, ad esempio, degli assessori Abbruscato, Vassallo, Pellegrino, Virzì e Guaiana.
Nel dettaglio:
Gli assessori Enzo Abbruscato, Andrea Vassallo e Giuseppe Pellegrino (dipendenti non collocati in aspettativa) ricevono 2.980 euro lordi mensili. Gli assessori Emanuele Barbara , Rosalia D’Alì, Giuseppe La Porta, Giuseppe Virzì, Vincenzo Guaiana, in aspettativa, percepiscono 5.760 euro.

Anche il presidente del consiglio comunale, Alberto Mazzeo, percepisce un’indennità analoga a quella degli assessori. Il vicepresidente del consiglio Andrea Genco riceve, invece, un’indennità dimezzata rispetto agli altri amministratori.

Le indennità lorde totali ammontano a 59.556,05 euro, a cui si aggiungono 5.007,53 euro di IRAP, per un totale complessivo pari a 64.563,58 euro.
Un costo che fotografa il peso della rappresentanza politica cittadina, con differenze legate allo status lavorativo degli amministratori, ma con cifre significative che ogni mese il Comune sostiene per la propria macchina politico-amministrativa.
A MARSALA
Nel 2025, il Comune di Marsala spenderà poco più di 405 mila euro per le indennità di sindaco, assessori e vertici del consiglio comunale. È quanto emerge dal prospetto ufficiale per il calcolo degli emolumenti destinati agli amministratori, aggiornato al 1° gennaio 2025.
A guidare la lista c’è, come prevedibile, l’indennità teorica del sindaco Massimo Grillo, fissata a 6.210 euro mensili. Tuttavia, questa cifra non verrà percepita poiché l’attuale primo cittadino ha rinunciato all’indennità in quanto già percettore di un vitalizio da ex deputato nazionale. Le due entrate non sono cumulabili, perciò l’indennità da sindaco è azzerata.

A seguire, il vice sindaco, l’architetto Giacomo Tumbarello, percepirà ogni mese 4.657,50 euro, per un totale annuo di 55.890 euro.
Gli assessori con indennità piena (Gerardi, Bilardello, Marchese, Piccione e Ingardia) ricevono ciascuno 3.726 euro al mese, per un totale complessivo di 223.560 euro l’anno. A questi si aggiunge l’assessore Agate, che percepisce un’indennità dimezzata di 1.863 euro mensili, pari a 22.356 euro annui. L'assessore Marchese, però, fa sapere che percepisce l'indennità dimezzata, quindi come Agate 1863 euro al mese lordi. Bisogna dire, però, che nel prospetto pubblicato dal Comune di Marsala questo non risulta.

Il presidente del consiglio comunale, Enzo Sturiano, riceve 3.726 euro al mese (come un assessore a indennità piena), per un totale di 44.712 euro all’anno. La vice presidente, Eleonora Milazzo, percepisce invece 2.235,60 euro mensili, pari a 26.827,20 euro su base annua.

Il totale delle spese per indennità ammonta a 373.345,20 euro, a cui vanno aggiunti poco più di 31.700 euro di IRAP. Il conto finale per il Comune supera così i 405 mila euro annui.
Nel documento sono riportate anche le proporzioni di calcolo delle indennità:
Il vice sindaco percepisce il 75% dell’indennità del sindaco.
Gli assessori e il presidente del consiglio ricevono il 60%.
Il vicepresidente del consiglio riceve il 60% dell’indennità del presidente del consiglio.
Una fotografia dettagliata dei costi della politica locale, che tiene conto anche delle rinunce, come nel caso del sindaco Grillo, ma che conferma il peso economico complessivo dell’amministrazione comunale sulle casse pubbliche.