Sebastiano Grasso, lei è stato presidente del Movimento Popolare Arcobaleno di Marsala. In questo periodo è molto impegnato in giro per la città con incontri e appuntamenti politici.
Sì, il nostro Movimento si sta organizzando su tutti i fronti per arrivare preparato alle prossime elezioni. Stiamo programmando, facendo tanti incontri e confronti con la città.
Abbiamo notato una crescita del Movimento.
Tantissimo. Il Movimento sta crescendo in modo importante.
Quando nasce il Movimento? Cinque o sei anni fa?
Sei anni fa. All'epoca ci fu la mia candidatura. Inizialmente sostenevo un altro candidato, che però poi si è ritirato. Io sono uno che ci mette la faccia, sempre, e a quel punto mi sono lanciato in prima persona nella mia prima candidatura. Ero appena rientrato a Marsala e ho deciso di impegnarmi nel mio piccolo per la mia città.
Ad oggi il Movimento c’è, ma non ha ancora un candidato sindaco.
Esatto, non abbiamo ancora un candidato sindaco. E no, non sarò io: non farò questa pazzia. Stiamo lavorando per costruire una squadra, stiamo dialogando con varie persone, tra cui l’onorevole Eleonora Lo Curto. È un confronto aperto e costruttivo, tutto qui.
Oltre alla Lo Curto, il Movimento Arcobaleno ha contatti anche con Leonardo Curatolo, Paolo Ruggieri e Giuseppe Bica. Parliamo di programmi: che idea avete di Marsala?
Noi non siamo quelli che promettono grandi opere come bretelle, porti o sopraelevate. Non vogliamo stravolgere la città, vogliamo piuttosto aggiustare ciò che già esiste, a partire dalle infrastrutture. Se saremo in Consiglio comunale, vigileremo attentamente sullo spreco di denaro pubblico.
Un esempio concreto?
I 300mila euro spesi per i Bersaglieri. Perché non investire quei fondi, ad esempio, nella rete idrica? Il nostro impegno è anche quello di cercare finanziamenti, come quelli del PNRR: il 30% è destinato al terzo settore. In una città come la nostra, dove ci sono disabili, famiglie in difficoltà, poche strutture sportive, il terzo settore ha un ruolo fondamentale.
Avete anche una visione per il centro storico e le periferie?
Assolutamente sì. Vogliamo rivalutare sia il centro storico che le periferie. Io ho girato tutte le oltre cento contrade di Marsala, conosco il territorio e le esigenze dei cittadini. La nostra idea è creare tre centri culturali, ognuno dei quali possa servire sei o sette contrade, per offrire reali opportunità di sviluppo. Opportunità che finora la politica non ha saputo dare.
Qui l'intervista completa a Sebastiano Grasso.