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14/04/2025 06:20:00

Giallo a Castelvetrano. Regione Siciliana boccia fondi, ma la firma c’era

 È una faccenda molto strana questa della domanda di finanziamento da 750 mila euro dichiarata irricevibile dagli uffici della Regione Siciliana.

Si trattava di fondi PR FESR Sicilia 2021/2027, destinati a Castelvetrano per interventi di adeguamento, rifunzionalizzazione e ristrutturazione di edifici pubblici, inclusa la fornitura di attrezzature e arredi per i servizi sociali comunali.

Dalla Regione avevano eccepito l’assenza della firma digitale nella domanda presentata. La firma però c’era. E all’amministrazione comunale di Castelvetrano è bastato un semplice controllo per accertarlo: c’era sia quella del funzionario che quella del sindaco Lentini.

Il punto è che gli uffici della Regione non sarebbero riusciti a visualizzarla, forse perché in possesso di un diverso software di lettura rispetto a quello del comune di Castelvetrano.

Ma perché si è arrivati ad escludere il comune dal finanziamento?

Di solito, gli uffici regionali chiedono alle amministrazioni locali di integrare il documento. Ed in effetti è quello che è avvenuto anche col comune di Castelvetrano.

Ce lo racconta l’assessore Rosalia Ventimiglia, alla quale abbiamo chiesto chiarimenti.

La domanda che abbiamo presentata era regolarmente firmata con firma digitale. Abbiamo però ricevuto una nota in cui ci scrivevano che la firma digitale non c’era e ci davano la possibilità di fare una nota aggiuntiva entro tre giorni. Cosa che abbiamo prodotto immediatamente, dimostrando che in realtà la firma c’era già da prima. Ma prima di ricevere la risposta, abbiamo ricevuto il decreto di esclusione”.

 

Insomma, è come se ci fosse stato un difetto di comunicazione interno agli uffici della Regione Siciliana, con il grave risultato di escludere un comune da un importante finanziamento. Un po’ come se i funzionari regionali non si fossero parlati tra loro.

E la cosa interessante è che, come ha aggiunto l’assessore Ventimiglia, “ancora oggi, non abbiamo alcuna risposta alla nostra integrazione”.

È per questo che il comune ha fatto ricorso al Tar. Ci si chiede però chi pagherà per i ritardi sul finanziamento. Senza contare le spese legali del ricorso che, a prescindere da chi vince e chi perde, saranno comunque a carico dei cittadini, castelvetranesi o siciliani in generale.

 

Alcuni si sono chiesti se il ricorso poteva essere evitato, attraverso un altro tipo di azione. Pare proprio di no. L’ufficio legale di Castelvetrano, che non è certo fatto di avvocati sprovveduti, ha deciso di ricorrere al Tar condividendo l’azione col sindaco. E l’avvocato Lentini è un esperto di diritto amministrativo.

L’impressione, in ogni caso, è che questa vicenda abbia poco o nulla di politico, fondandosi principalmente su dinamiche di tipo tecnico, che forse si sarebbero potute risolvere se i funzionari regionali avessero comunicato meglio tra di loro.

 

Egidio Morici