Una folla di fedeli ha affollato ieri le strade dell’isola di Favignana in occasione della Processione dell’Addolorata, appuntamento religioso che, istituito nel 2019, continua a crescere anno dopo anno sia in termini di partecipazione che di intensità spirituale.
L’evento, che rappresenta ormai un appuntamento fisso nella Settimana Santa dell’isola maggiore delle Egadi, attira non solo la comunità locale ma anche numerosi visitatori che raggiungono Favignana per vivere questo toccante momento di fede e raccoglimento.
Grande la soddisfazione da parte degli organizzatori, come emerge dalle parole del Presidente dell’Associazione Maria SS. Addolorata Incaviglia, Matteo:
“Siamo contenti e soddisfatti per la buona riuscita. Ogni anno registriamo una notevole crescita a livello devozionale, aspetto questo che ci rende orgogliosi di essere riusciti a creare una nuova tradizione che unisce tutti sotto la protezione di Maria.
Una processione penitenziale che ha visto concentrare per le vie dell’isola preghiera e fede, con la partecipazione anche quest’anno di 100 donne con il cero votivo, oltre che di tutti i collaboratori della nostra associazione, senza i quali la buona riuscita e la preparazione stessa della processione non sarebbero state possibili; per tale motivo a loro un particolare e sentito ringraziamento. Ringrazio i tamburi dell’Unione Maestranze di Trapani e il Maestro Montella per la collaborazione, rapporto anche questo che anno dopo anno cresce e si conferma come ben consolidato. Ringraziamo la nostra Banda di Favignana e il Maestro Silvio Barbara, che hanno accompagnato la processione con le note delle marce funebri per le vie dell’isola".
"Vogliamo ringraziare la Parrocchia di Favignana, il Comune di Favignana, il Presidente dell’Unione Maestranze di Trapani, le autorità tutte per aver collaborato in questi mesi. Non per ultimi, un ringraziamento particolare va al mio direttivo, fonte attiva di quest’associazione, che svolge un lavoro organizzativo durante tutto l’anno per far sì che tale momento di preghiera possa diventare sempre di più una crescita spirituale, oltre che un momento di condivisione per i visitatori che vogliono venire a vivere con noi questi momenti di fede”.