Si è svolto venerdì nell’Aula Magna del Polo Universitario di Trapani l’importante evento dal titolo “Dal sito… al Parco Archeologico”, promosso dall’IISS “Sciascia-Bufalino” di Erice con il patrocinio dell’Ateneo con sede sul Lungomare Dante Alighieri. L’iniziativa, di grande attualità e forte valore formativo, ha coinvolto studenti, esperti del settore e rappresentanti delle istituzioni, ponendo al centro il tema della valorizzazione dei siti archeologici del territorio trapanese.
Un parterre di relatori d'eccellenza per una visione condivisa
Dopo l’apertura dei lavori da parte del prof. architetto Salvatore Caradonna, ideatore del progetto e moderatore dell’incontro, si sono susseguiti interventi di rilievo che hanno saputo coniugare ricerca, formazione e promozione culturale. Sono intervenuti: Il prof. Francesco Torre, Presidente del Consorzio Universitario della Provincia di Trapani; Il sindaco di Calatafimi Segesta, Francesco Gruppuso; L’assessore comunale di Trapani Rosalia D’Ali, in qualità di Presidente del Distretto Turistico della Sicilia Occidentale; Il prof. Antonino Filippi, docente dell’IISS
I direttori dei principali parchi archeologici della regione: Felice Crescente (Parco di Selinunte, Cave di Cusa e Pantelleria); Luigi Biondo (Parco Archeologico di Segesta); Anna Occhipinti (Parco Archeologico di Lilibeo).
Giovani, territorio e futuro: la cultura come leva per l’identità e l’occupazione
L’incontro ha posto l’accento su una realtà spesso sottovalutata: molti cittadini del territorio ignorano l’immenso patrimonio storico, archeologico e ambientale che li circonda. Proprio per questo, è stata condivisa l’esigenza di formare una coscienza identitaria che possa trasformarsi in orgoglio di appartenenza e occasione di sviluppo economico. La partecipazione attiva degli studenti dell’indirizzo turistico dell’Istituto ha dimostrato come la scuola possa e debba essere protagonista di questo processo.
Dal passato al futuro
Le conclusioni sono state affidate al Dirigente scolastico prof. Andrea Badalamenti e al giornalista-scrittore Attilio L. Vinci, che ha tracciato un appassionato intervento sul legame tra conoscenza, identità e progettualità. L’evento ha rappresentato un vero e proprio percorso narrativo e culturale, raccontando l’evoluzione storica dei siti archeologici fino alla loro trasformazione in Parchi fruibili, attrattivi e carichi di significato.