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13/04/2025 07:00:00

Trapani: al Sant'Antonio Abate il primo trapianto autologo di retina con tecnica mini invasiva

Un importante traguardo è stato raggiunto presso l’Ospedale S. Antonio Abate di Trapani, dove l’Unità Operativa Complessa di Oculistica, guidata dal dottor Antonino Mauceri, ha eseguito per la prima volta in provincia un trapianto autologo di retina con tecnica vitreoretinica mini-invasiva. L’intervento rappresenta un risultato straordinario, frutto di professionalità, tecnologia d’avanguardia e approccio multidisciplinare.

Il paziente, giunto in ospedale a seguito di un grave trauma contusivo all’occhio, presentava un quadro clinico estremamente complesso: distacco totale della retina, foro maculare gigante e lussazione del cristallino. Una situazione critica, che è stata affrontata con un’operazione altamente specialistica.

Grazie all’utilizzo delle più moderne tecnologie chirurgiche, è stato possibile: riattaccare la retina e chiudere il foro maculare tramite un autotrapianto di tessuto retinico sano, prelevato dallo stesso occhio del paziente; recuperare il cristallino danneggiato, mantenendo intatta la sua capsula naturale; eseguire l’intervento con una tecnica minimamente invasiva, utilizzando strumenti microchirurgici del calibro di 27-gauge, i più sottili attualmente utilizzabili in chirurgia oftalmica.

L’intervento, eseguito in anestesia generale, è stato condotto dal dottor Vincenzo Marchese, con il supporto dell’équipe chirurgica composta da Rosanna Badalamenti, Ivan Paesano, Pietro Adragna e Giuseppe Bisesti, e la collaborazione dell’anestesista Davide Cusumano.

“Affrontare casi di questo tipo richiede esperienza, formazione continua e tecnologie avanzate – ha spiegato Marchese – ma soprattutto un approccio personalizzato per ogni paziente. Il nostro obiettivo è ridurre il trauma chirurgico e ottimizzare il recupero visivo. Le moderne strumentazioni a calibro ridotto ci permettono di trattare anche i casi più complessi con maggiore efficacia e minori complicanze”.

L’intervento testimonia le potenzialità della chirurgia oculistica contemporanea, sempre più orientata verso soluzioni ad alta precisione, con minore invasività e tempi di recupero significativamente ridotti.

Per la sanità pubblica trapanese si tratta di un segnale concreto di eccellenza e innovazione. Questo traguardo dimostra che anche in contesti ospedalieri pubblici, grazie all’impegno dell’ASP e del personale medico, è possibile garantire cure altamente specialistiche e interventi di elevata complessità, offrendo ai cittadini standard sanitari allineati alle migliori realtà nazionali.