×
 
 
13/04/2025 20:00:00

 Rifiuti in Sicilia: tra ideologia e pragmatismo

Il dibattito ideologico sulla destinazione dei rifiuti ritorna ciclicamente alla ribalta. Nella recente agenda politica siciliana, il tema è tornato centrale per via della proposta di costruzione di due termovalorizzatori: impianti destinati allo smaltimento dei rifiuti provenienti dalla raccolta indifferenziata.

Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha annunciato la realizzazione di due impianti, uno a Palermo e uno a Catania, per un costo complessivo di 800 milioni di euro, finanziati attraverso il Fondo di Sviluppo e Coesione. A garanzia della massima efficienza e trasparenza nella gestione delle gare, è stato scelto Invitalia come partner tecnico, e si è proceduto alla firma di un protocollo di vigilanza collaborativa con l’Autorità Nazionale Anticorruzione.

Dopo il bando per la redazione dei progetti di fattibilità, l’avvio dei lavori è previsto per settembre 2026, con una durata stimata di diciotto mesi e consegna fissata per marzo 2028.

La decisione nasce da una situazione critica: secondo un dossier di Legambiente del 2024, la raccolta differenziata si attesta al 16,5% a Palermo e al 36% a Catania. Percentuali estremamente basse che comportano una spesa annua superiore ai 100 milioni di euro per l’esportazione dei rifiuti all’estero, dove vengono inceneriti.

Naturalmente, la decisione ha suscitato forti reazioni, in particolare da parte dei sostenitori dell’economia circolare, come il Movimento 5 Stelle, che ha dichiarato: «Soluzione vecchia e dannosa, nuove preoccupazioni dall’Ue». È vero, infatti, che la Commissione Petizioni del Parlamento Europeo ha richiesto chiarimenti al sindaco di Roma in merito all’impianto in costruzione nella capitale, a seguito di una petizione del 2024 presentata dall’Unione dei Comitati contro l’Inceneritore e firmata da oltre 13.000 cittadini.

Le principali criticità segnalate riguardano l’aumento delle emissioni di CO₂, il rilascio di diossine e metalli pesanti, e l’impatto negativo sulla qualità dell’aria e sulla salute pubblica. Inoltre, la Commissione ha sottolineato come la prevista operatività dell’impianto fino al 2062 contrasti con gli obiettivi europei di neutralità climatica al 2050 e con i principi dell’economia circolare, che considera i rifiuti una risorsa, come sancito dai Regolamenti UE 2020/852 e 2021/1119.

Ma nel "Paese di Oz", ovvero nella realtà siciliana di Palermo e Catania, che pure ambiscono a un modello di economia circolare, cosa facciamo dei rifiuti non riciclabili? Il sistema economico auspicato parla tanto di “prodotto”, ma raramente si sofferma sul vertice della piramide dei rifiuti, ovvero sulla necessità di ridurre i consumi, principio stabilito dalla Direttiva 2008/98/CE, il principale riferimento normativo europeo in materia.

La direttiva fissa una gerarchia nella gestione dei rifiuti: al primo posto la prevenzione, poi il riutilizzo, il riciclaggio, il recupero energetico (in cui rientrano i termovalorizzatori) e infine lo smaltimento in discarica.

Tutti vorremmo una raccolta differenziata al 100%, ma ci sono ostacoli concreti: non tutti i cittadini sono educati al riciclo, e spesso si ricorre a discariche abusive, dannose per la salute e l’ambiente. Inoltre, esistono rifiuti non riciclabili, come: carta oleata o plastificata -  lampadine a incandescenza – pannolini e assorbenti
– penne e pennarelli – sacchi per aspirapolvere – spazzolini – collant – rasoi in plastica – giocattoli misti – ceramica e porcellanaì – spugne sintetiche – posate usa e getta in plastica. 

Un’altra questione spinosa è quella delle emissioni climalteranti prodotte dai termovalorizzatori. Tuttavia, la riduzione complessiva delle emissioni è possibile attraverso altre strategie: ridurre il consumo di carburante, privilegiare mezzi di trasporto a basso impatto, diminuire il consumo energetico domestico, passare a fonti rinnovabili, aggiornare le tecnologie e i combustibili, fare acquisti più consapevoli, e ottimizzare l’uso dei fertilizzanti azotati.

In conclusione, la questione dei rifiuti non può essere affrontata con un approccio ideologico, ma necessita di una visione pragmatica, che tenga conto della complessità del problema e dell’urgenza di soluzioni concrete ed equilibrate.

Vittorio Alfieri



L'Alfiere | 2025-04-22 16:00:00
https://www.tp24.it/immagini_articoli/22-04-2025/l-eredita-di-francesco-il-papa-degli-ultimi-250.jpg

 L’eredità di Francesco. Il Papa degli ultimi

È tornato alla Casa del Padre il Papa degli "ultimi", Jorge Mario Bergoglio, proprio il giorno dopo la Pasqua, quando l’angelo, rivolgendosi alle donne giunte al sepolcro, disse: "Non abbiate paura! Voi cercate...

L'Alfiere | 2025-04-21 12:00:00
https://www.tp24.it/immagini_articoli/21-04-2025/pasqua-e-resurrezione-marsala-risorgera-250.jpg

Pasqua è resurrezione, Marsala risorgerà?

Pasqua è resurrezione, Marsala risorgerà? È il dilemma che attanaglia la maggioranza dei cittadini lilibetani. Perché è indubitabile che la città viva un declino sociologico. I fronti e i dossier più...

STUDIO VIRA | 2025-04-09 10:50:00
https://www.tp24.it/immagini_articoli/09-04-2025/finanza-agevolata-per-il-settore-della-pesca-250.jpg

Finanza agevolata per il settore della pesca

Prossime scadenze Il 2025 ha spalancato nuovi scenari al settore della pesca in Sicilia. Con l’approvazione della legge che disciplina le strutture turistico-ricettive, le imprese ittiche potranno avviare attività connesse...