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13/04/2025 15:31:00

Alcamo: Francesco Orlando dai campionati europei di biliardo al carcere per scommesse illegali

Francesco Orlando, campione alcamese di carambola a tre sponde, è finito al centro di una maxi indagine della Guardia di Finanza, coordinata dalla Procura di Messina. Dopo aver rappresentato l’Italia ai recenti Campionati Europei ad Ankara, il 40enne è stato arrestato con l’accusa di far parte di un’organizzazione criminale dedita alle scommesse clandestine e al riciclaggio di denaro.

22 arresti, smantellata rete di scommesse illegali online
L’indagine ha rivelato l’esistenza di un’organizzazione attiva da almeno sei anni, capace di intercettare centinaia di migliaia di euro attraverso piattaforme illegali di scommesse online. Secondo gli inquirenti, i proventi venivano poi reinvestiti nell’acquisto di immobili, partecipazioni societarie e nella creazione di nuove attività legate al gioco d’azzardo. Sono 22 le persone coinvolte, di cui otto arrestate e tredici sottoposte a misure cautelari, inclusi alcuni residenti ad Alcamo e nella provincia di Messina. Tra loro anche un altro alcamese, Danilo Ferrantelli, di 25 anni, attualmente ai domiciliari.

Chi è Francesco Orlando: da talento del biliardo a imputato per riciclaggio
Francesco Orlando è una figura ben conosciuta nel panorama sportivo nazionale e internazionale del biliardo. Con diversi titoli italiani all’attivo, ha partecipato a campionati mondiali ed europei. L’ultimo successo risale al torneo di San Giuseppe Jato nel 2024. La sua carriera sportiva, però, è stata bruscamente interrotta lunedì scorso, quando è stato convocato dagli inquirenti al rientro da Ankara e trasferito nel carcere Pagliarelli di Palermo.

Le accuse: associazione a delinquere, scommesse illegali e riciclaggio
Tutti gli indagati, incluso Orlando, sono accusati a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata alle scommesse clandestine, gestione di piattaforme illegali e riciclaggio. La presunta organizzazione faceva capo al messinese Letterio Arcadaci, 44 anni, già noto alle forze dell’ordine per reati simili.