Quantcast
×
 
 
11/04/2025 13:00:00

 Gli Agnelli

Il 10 marzo il programma televisivo della RAI Report ha trasmesso un servizio su Calciopoli. Ma la vicenda calcistica è stata solo uno strumento nella lotta intestina della famiglia Agnelli per il controllo della Fiat – oggi Stellantis – e della sua galassia industriale e finanziaria.

Tutto ebbe inizio nel 2004, quando – a soli 14 mesi dalla scomparsa di Gianni Agnelli, l’Avvocato – morì anche suo fratello minore Umberto, il Dottore. In precedenza, l’erede designato alla guida della Exor, la holding cassaforte della famiglia, era stato Giovannino, nipote di Gianni e figlio di Umberto (la madre era Antonella Bechi Piaggio). Ma il delfino morì di tumore nel 1997. A quel punto, l’Avvocato scelse come successore il nipote John Elkann, primogenito della figlia Margherita.

Nel 2003, alla morte di Gianni Agnelli, Elkann entrò in Exor (all’epoca Ifil). Margherita, tuttora in causa sull’eredità del padre, ha intentato una battaglia legale contro i suoi tre figli – John, Lapo e Ginevra – sostenendo che le fu occultato il vero patrimonio dell’Avvocato. Nel 2004 aveva infatti firmato un accordo con cui rinunciava alle quote azionarie del padre e alla futura eredità della madre, in cambio di 1,2 miliardi di euro, rinunciando espressamente anche a qualsiasi diritto sulla Dicembre, storica cassaforte di famiglia. All’epoca, Margherita dichiarò:
«Ho firmato per guadagnare la pace, visto che mia madre non mi parlava più e nemmeno i miei figli. Ho preferito una tregua.»

Alla morte del Dottore, John Elkann divenne vicepresidente del gruppo Fiat, giocando un ruolo cruciale nella nomina di Sergio Marchionne ad amministratore delegato dell’azienda automobilistica, nello stesso anno. A sostenerlo furono Luca Cordero di Montezemolo – considerato figlio adottivo, non giuridicamente ma nella sostanza, dell’Avvocato – allora presidente della Fiat, Franzo Grande Stevens, uomo e legale di fiducia di Gianni, e Gianluigi Gabetti, suo storico consulente finanziario.

Ma alla morte di Umberto entrò in scena anche suo figlio Andrea, nato dal matrimonio con Allegra Caracciolo, cugina della moglie di Gianni. A sostenere Andrea vi erano i due manager posti alla guida della Juventus dieci anni prima: Luciano Moggi – che l’Avvocato definì “lo stalliere del re, che deve conoscere tutti i ladri di cavalli” – e Antonio Giraudo. I due, soprannominati anche “il Gatto e la Volpe”, erano stati designati proprio dal Dottore.

Nel 2004, con l’appoggio economico dei libici della Lafico, Moggi e Giraudo tentarono una scalata alla Juventus. Il progetto prevedeva la conferma dei due dirigenti, Andrea presidente e la trasformazione della società in una public company, sul modello di alcune squadre inglesi. L’ambizione di Andrea non si limitava però al calcio: puntava anche al controllo della Fiat e delle sue “stelle”.

In questa lotta familiare si inserisce anche la vicenda del rapporto tra Lapo Elkann e il trans Patrizia, che nel 2005 chiamò il 118 per salvare Lapo da un’overdose. All’ospedale, ad attenderlo, c’era già un fotografo.

Ovviamente, alla ricostruzione proposta da Report si oppone John, che era a conoscenza del fatto che la procura di Napoli stava conducendo da mesi un’indagine – incentrata principalmente su Moggi e Giraudo – basata su intercettazioni telefoniche. Queste avrebbero portato allo scandalo di Calciopoli nel 2006. Per ragioni strategiche, John scelse di dare priorità alla Fiat e non fece ricorso al TAR contro l’estromissione della Juventus dalla Serie A, lasciando così fuori gioco “il Gatto e la Volpe” e, con loro, Andrea.

Nel 2010, Andrea ricevette una sorta di "risarcimento" con la nomina a presidente della Juventus.

Dalla fusione tra Fiat S.p.A. e Chrysler Group nel 2014 nacque Fiat Chrysler Automobiles N.V. (FCA), che a sua volta si unì nel 2021 al Groupe PSA, dando origine a Stellantis. Oggi, la delocalizzazione del colosso franco-italo-statunitense dall’Italia è un tema all’ordine del giorno per il governo italiano.

Perché, per gli Elkann-Agnelli, vincere è l’unica cosa che conta. Anche contro la propria madre. Figurarsi contro un cugino. O lo Stato.

Vittorio Alfieri



L'Alfiere | 2025-04-21 12:00:00
https://www.tp24.it/immagini_articoli/21-04-2025/pasqua-e-resurrezione-marsala-risorgera-250.jpg

Pasqua è resurrezione, Marsala risorgerà?

Pasqua è resurrezione, Marsala risorgerà? È il dilemma che attanaglia la maggioranza dei cittadini lilibetani. Perché è indubitabile che la città viva un declino sociologico. I fronti e i dossier più...

STUDIO VIRA | 2025-04-09 10:50:00
https://www.tp24.it/immagini_articoli/09-04-2025/finanza-agevolata-per-il-settore-della-pesca-250.jpg

Finanza agevolata per il settore della pesca

Prossime scadenze Il 2025 ha spalancato nuovi scenari al settore della pesca in Sicilia. Con l’approvazione della legge che disciplina le strutture turistico-ricettive, le imprese ittiche potranno avviare attività connesse...