La corsa alla Provincia di Trapani. Quinci-Lentini, il confronto
Due visioni diverse, ma lo stesso obiettivo: guidare il Libero Consorzio Comunale di Trapani e rimettere in moto la macchina amministrativa ferma da anni. Salvatore Quinci, sindaco di Mazara del Vallo, si presenta con una candidatura civica sostenuta da partiti dell’area progressista. Giovanni Lentini, sindaco di Castelvetrano, porta avanti un progetto radicato nel centrodestra, con l’appoggio di quattro liste e un programma che punta sul rilancio politico e strutturale dell’ente intermedio. Li abbiamo intervistati.
Salvatore Quinci: “Mia candidatura fuori dai giochi di potere” Il sindaco di Mazara del Vallo ha voluto chiarire fin da subito la natura della sua candidatura: «Non corro contro nessuno, ma porto avanti una proposta civica che punta alla buona amministrazione. In questi anni ho costruito una rete forte con tanti sindaci, amministratori e consiglieri comunali. Vogliamo ridare dignità e concretezza a un territorio lasciato indietro per troppo tempo».
Quinci ha criticato il metodo con cui è stata costruita la candidatura di Lentini, spiegando che sarebbe stato preferibile «un confronto tra sindaci attorno a un tavolo, per una scelta condivisa e non calata dall’alto». E ha ribadito la sua posizione: «Non mi riconosco né nel centrodestra né nel centrosinistra. Sono un moderato, con un orientamento liberale, ma resto civico. Il mio progetto è aperto a chi crede in una gestione seria ed efficiente della provincia».
Forte la critica alla riforma Delrio e alla lunga stagione dei commissariamenti: «La riforma delle province, in Sicilia come nel resto d’Italia, ha fallito. Doveva eliminare sprechi, ma ha solo bloccato tutto. A Mazara, ad esempio, abbiamo avuto un ponte chiuso per oltre un anno. Se ci fosse stato un presidente eletto, quei disagi sarebbero stati evitati».
Sui sostegni ricevuti, Quinci non nega l’appoggio di diverse forze progressiste, come Pd, M5S, PSI, Italia Viva e Controcorrente, ma precisa: «Hanno aderito al mio appello, ma io non sono espressione di alcun partito. I veri protagonisti di questa elezione sono i 380 grandi elettori, in gran parte civici, che conoscono bene i problemi del territorio. A loro mi rivolgo».
Quanto alla gestione di un doppio incarico, Quinci si dice pronto: «Servono due squadre forti, una nel Comune e una in Provincia. Ma un sindaco, abituato ogni giorno a risolvere problemi reali, può fare meglio di un commissario distante e privo di responsabilità politica». E infine, ha raccontato un imprevisto dell’ultima ora: «Abbiamo rischiato di dover rifare tutto per un presunto errore nelle firme raccolte. Ma era tutto regolare. Una domenica un po’ rovinata, ma siamo pronti».
Giovanni Lentini: “Senza visione politica non si costruisce sviluppo” Il sindaco di Castelvetrano, Giovanni Lentini, ha chiarito la sua posizione fin da subito: «Stimo il collega Quinci, ma non condivido l’idea di lasciare la politica fuori da una scelta così importante. I sindaci sono fondamentali, ma è la politica – quella dei partiti – che dà una visione strategica e permette di ottenere risultati concreti».
Lentini ha rivendicato il sostegno compatto del centrodestra, «aperto anche a realtà civiche che si riconoscono in un progetto politico più ampio». E ha aggiunto: «La democrazia funziona con la politica. Non possiamo affidare il governo di un territorio complesso solo al pragmatismo. Servono visione, progettualità e strumenti per incidere davvero».
Tra le sue priorità, il rilancio della conferenza dei sindaci, «che oggi è ridotta a una formalità burocratica per approvare i bilanci. Deve tornare a essere un luogo politico dove si decide lo sviluppo del territorio». Altra grande emergenza è la rete stradale provinciale: «Le strade collegano campagne, aziende, borghi. Senza viabilità non c’è sviluppo turistico né crescita agricola. E il nostro entroterra ha potenzialità straordinarie, che dobbiamo rendere accessibili».
Altro punto centrale del programma è l’edilizia scolastica e la riforma degli indirizzi scolastici: «Le scuole secondarie devono essere potenziate, con particolare attenzione agli istituti professionali che possono formare competenze spendibili sul territorio. È una delle chiavi per contrastare l’emigrazione giovanile».
Lentini punta su un nuovo ruolo del Libero Consorzio: «Deve coordinare progetti sovracomunali, gestire infrastrutture che servono più Comuni e attrarre fondi europei e PNRR. Solo così possiamo mettere fine agli sprechi e costruire servizi più efficienti per tutti». Infine, un messaggio chiaro: «Il centrodestra ha quattro liste forti e coese. Non corriamo contro qualcuno, ma per dare alla provincia una guida seria, competente e capace di progettare il futuro».
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