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09/04/2025 06:00:00

La casta al voto. Provinciali a Trapani, inizia la sfida: Lentini vs Quinci

 Depositate le liste adesso è il turno di una campagna elettorale anomala per le Provinciali. E sicuramente una sfida fatta, ora più che mai, da veti incrociati. Dentro i partiti si guardano a vista, non tutti potrebbero marciare per la stessa causa. Una campagna per le elezioni provinciali strana, perchè le Province non esistevano più da oltre 10 anni, perchè si tratta di elezioni di secondo livello (votano solo sindaci e consiglieri comunali) e che i cittadini stanno completamente ignorando. Una sfida, insomma, dell’apparato, della casta, che così, si allontana sempre di più dai cittadini. Soprattutto qui, in provincia di Trapani.


Lentini vs Quinci
Il sindaco di Castelvetrano Giovanni Lentini ha dalla sua parte un centrodestra unito, almeno in apparenza. Ed è l’unica operazione di coalizione che è riuscita in Sicilia, altrove si sono spaccati e ci sono pure delle convergenze anomale, come in provincia di Agrigento dove l’accoppiata non ufficiale ma di fatto è tra PD e MPA.
Per Lentini si tratta di un percorso nuovo: “Questo è solo l’inizio, dopo oltre 12 anni – seppur con una elezione di secondo grado – darà la possibilità ai territori di eleggere i propri rappresentanti alla guida dell’ex provincia, impegnandosi per la crescita e per una nuova visione strategica dell’intero territorio. Desidero esprimere un sincero ringraziamento agli oltre 100 sottoscrittori, tra sindaci e consiglieri comunali di tutta la provincia, che hanno scelto di sostenere la mia candidatura, un segno tangibile di unità e di fiducia reciproca. Questo supporto è per me un grande onore e una responsabilità che affronto con impegno e con la consapevolezza del coinvolgimento di tutti i rappresentanti eletti del territorio”.
La proposta di Lentini-dice- si basa su un’alleanza solida tra i partiti del centrodestra: "Questa sintonia politica è la base per costruire un territorio fondato su valori di responsabilità, collaborazione e innovazione. La nostra visione è quella di un libero consorzio provinciale che cresca armoniosamente, dove ogni cittadino possa vedere il proprio impegno ripagato con una gestione attenta e lungimirante delle risorse.
Il nostro obiettivo per il futuro è un governo del Consorzio che parta dal confronto costante con gli amministratori locali e con le comunità. Anche se non direttamente coinvolte in questa elezione, sono loro a vivere la quotidianità del nostro territorio e a conoscere meglio di chiunque altro le reali esigenze di sviluppo. Sarà fondamentale ascoltarle e coinvolgerle in ogni decisione. Insieme, potremo rendere il nostro territorio più forte e competitivo”.


Lo sfidante di Lentini è il sindaco di Mazara del Vallo, Salvatore Quinci, si è presentato come civico. Nessuna lista di partito ma una sola lista che mette insieme espressioni del Pd e del M5S, poi c’è il consigliere Francesco Foggia, che con un salto carpiato ma non mortale, piuttosto pure prevedibile, si è spostato su Quinci dopo avere sostenuto la candidata sindaco Vita Ippolito, con una campagna elettorale forte nei toni e nei contenuti proprio contro Quinci. Cambiare idea è legittimo, farlo in politica ogni 6 mesi è poco credibile. Quinci ha dichiarato:“Portiamo avanti un progetto inclusivo e trasparente che supera le vecchie logiche della politica per mettere al centro il territorio e le comunità che lo vivono ogni giorno. Ci candidiamo a rappresentare con coraggio e concretezza i bisogni reali dei cittadini, con l’obiettivo di rafforzare la capacità di collaborazione tra i Comuni e costruire insieme una provincia più forte, più unita, e con una visione di futuro condivisa.” Il Sindaco ha voluto anche rivolgere un sentito ringraziamento a chi ha reso possibile questo primo traguardo: “Desidero ringraziare tutta la squadra di candidati, consiglieri e sindaci che ha lavorato incessantemente con passione e dedizione in questi giorni intensi. Uomini e donne con una forza incredibile, che hanno dato energia e linfa a questo progetto. La loro determinazione, il senso di comunità e lo spirito di squadra che li anima rappresentano la vera essenza di questa candidatura”. La candidatura di Quinci si presenta come una proposta alternativa e concreta, capace di aggregare esperienze amministrative, competenze e sensibilità diverse, tutte orientate alla crescita e alla valorizzazione del territorio trapanese.


Civismo contro politica
Quinci si dice civico ma di fatto l’area di centro sinistra è spalmata su di lui. Dichiarazioni chiare e congiunte quelle del PD, PSI, Controcorrente e M5S. Poi è arrivata la dichiarazione di Italia Viva.
Sembra una candidatura civica di centrosinistra, peraltro con l’esiguità dei votanti, cioè consiglieri e sindaci, è facilissimo comprendere se il voto migrerà e verso quale candidato e da quale partito.

Le reazioni
Per Eleonora Lo Curto, commissaria provinciale, la lista della Lega è “Fortemente competitiva per concorrere all'elezione del sindaco di Castelvetrano, Giovanni Lentini, a presidente del Libero consorzio di Trapani. La Lega conferma il proprio leale impegno in una competizione dove il centrodestra unito indica il proprio candidato cui si contrappone un sindaco che dopo aver utilizzato Fratelli d’Italia per essere eletto, dismessi i panni del civismo, indossa ormai inequivocabilmente la divisa della sinistra. A Trapani e provincia c’è quindi una sfida politica tra il centrodestra e la sinistra. Tutti dobbiamo dimostrare lealtà al governo regionale guidato dal presidente Schifani e al governo Meloni nel quale Salvini, rafforzato dal consenso unitario dell'intero partito, svolge un ruolo fondamentale per gli italiani sia da vicepremier sia da ministro delle Infrastrutture”.
Nino Oddo, segretario regionale del PSI, parla di elezione paradossale: “A cui i cittadini guardano con scetticismo e comprensibile distacco, in quanto trattasi di un passaggio politico circoscritto agli addetti ai lavori, consiglieri e sindaci in carica. Come socialisti confermiamo il nostro giudizio negativo per una consultazione che auspichiamo venga sostituita già nel 2026 da una legge nazionale, che rivedendo la DelRio, restituisca ai cittadini il diritto di scegliere”. Oddo pone perplessità sul ruolo: “Riteniamo che un sindaco che governi una realtà comunale, con grande difficoltà potrà cimentarsi contemporaneamente con la presidenza di un un altro ente che deve di fatto essere rifondato.
Il Psi ha comunque partecipato a questa fase, contribuendo, soprattutto a Trapani e Ragusa, a mettere in campo alleanze del centrosinistra, allargate a forze civiche, costituendo di fatto un esperimento siciliano di un campo largo che politicamente possa costituire un'alternativa al centrodestra in vista delle regionali del 2027”.
L'Alternativa al malgoverno delle destre non solo è possibile, è pure doverosa. Cominciare a costruirla è un obbligo nei confronti di chi è stato abbandonato dalle amministrazioni che si richiamano ai partiti di destra. Partiamo il 27 aprile dalle Province”
Nuccio Di Paola coordinatore siciliano del M5S ha chiarito perché il Movimento non ci sarà con il proprio simbolo: “Sarà presente in tutti i territori con propri candidati all'interno della lista l'Alternativa o di progetti civici. Non abbiamo imposto candidati, né fatto forzature, abbiamo solo dato voce alla grande voglia di riscatto dei territori e alle loro esigenze, letteralmente scomparse dai radar di questa politica inadeguata e inconcludente. Non ci piacciono queste elezioni in cui i cittadini non possono esprimersi direttamente, cercheremo comunque di dargli voce attraverso i consiglieri eletti, le 'sentinelle' che manderemo a vigilare sull'operato delle amministrazioni. Per questo dobbiamo cercare di farne eleggere il più possibile e, se possibile, vincere in alcuni territori per fare partire da subito l'alternativa in attesa delle regionali, quando la parola sarà di tutti i siciliani”.

 

 



STUDIO VIRA | 2025-04-09 10:50:00
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