L’autovelox di Marsala, il moderno Autoscan, installato da tempo in via Mazara è nelle stesse condizioni di tutti gli autovelox italiani e cioè “sub iudice”, perchè al momento c’è ancora confusione tra approvato e omologato, confusione generata dallo Stato centrale che non ha mai emanato le norme tecniche di omologazione degli apparecchi. Bisogna però dire che quello marsalese è tra quelli che hanno i requisiti necessari per essere omologato, in virtù del decreto del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Si dovrebbe andare verso lo stop ai ricorsi contro le multe per gli autovelox. Dalla prossima estate, infatti, tutti i dispositivi approvati dal 13 giugno 2017 in poi sono da ritenersi omologati automaticamente. Lo prevede, nelle disposizioni transitorie, il decreto in arrivo dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, inviato a Bruxelles che, spiega l'Asaps, annunciando la novità, "a luglio diventerà operativo, mettendo fine a polemiche e ricorsi".
Come sappiamo sono diverse le multe per eccesso di velocità annullate negli ultimi mesi a Marsala come in tutta Italia, vista la non omologazione. La questione aveva sollevato dubbi sulla validità delle sanzioni emesse e ha aperto la strada a migliaia di contestazioni da parte degli automobilisti.
Sentenze contrastanti sulla legittimità o meno dell'autovelox approvato e non omologato - C’è da dire che il caso della valutazione della legittimità all’emissione delle multe da parte di un autovelox approvato e non omologato, varia a seconda dell’interpretazione dei giudici. A Marsala, per esempio, sono state annullate le multe perché ritenute non legittime, a Siracusa e a Bari, invece, sono state ritenute legittime e gli autovelox sono in funzione, così come lo sono a Palermo, con le apparecchiature funzionanti. Attualmente per ciò che riguarda la provincia di Trapani: sono provvisoriamente sospesi quello di Trapani, di Marsala, di Castelvetrano, di Mazara e Castellammare in attesa del decreto ministeriale.

Ecco cosa dice il decreto che omologa gli autovelox dal 2017 in poi - La principale novità si trova nell'articolo 6, relativo alle disposizioni transitorie, quando si indica che "i dispositivi o sistemi approvati secondo quanto previsto dal decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti del 13 giugno 2017, n. 282, essendo conformi alle disposizioni dell'allegato tecnico, sono da ritenersi omologati d'ufficio. Tutti gli altri dovranno seguire una procedura tassativa con la disattivazione fino al completamento delle stesse, che prevedono che il titolare dell'approvazione di un dispositivo o sistema approvato prima dell'entrata in vigore del decreto possa richiedere l'omologazione integrando la documentazione, presentata in occasione dell'approvazione, entro il termine di sei mesi dall'entrata in vigore del decreto". Secondo il Codacons quindi, "la conseguenza automatica del nuovo decreto del Mit è che gli autovelox che non rispettano gli standard previsti dal Ministero dovranno essere disattivati dai Comuni, in attesa del completamento dell'iter per ottenere l'omologazione ministeriale.
Il caso della donna di Alcamo multata dall’autovelox di contrada Fraginesi a Castellammare – La signora D.F., residente ad Alcamo, è riuscita a ottenere l’annullamento di una pesante sanzione elevatale nel novembre scorso dalla Polizia Municipale di Castellammare del Golfo per un presunto eccesso di velocità di 49 km/h rilevato in contrada Fraginesi, lungo il tratto della SS 187. Oltre alla contravvenzione di 560 euro, le erano state irrogate la sospensione della patente e la decurtazione di 6 punti. La donna, assistita dall’avvocato Valerio Duca dell’Associazione CODICI, ha contestato il verbale sostenendo l’illegittimità dell’autovelox utilizzato, privo della necessaria omologazione prevista dalla normativa. Il Giudice di Pace di Alcamo, al termine della fase istruttoria, le ha dato ragione, annullando non solo la multa e le sanzioni accessorie, ma condannando anche il Comune di Castellammare del Golfo al rimborso delle spese processuali. La sentenza si inserisce nel solco delle polemiche legate al limite di 50 km/h imposto sulla SS 187, ritenuto troppo basso dagli automobilisti e oggetto di richieste di revisione avanzate dal sindaco Giuseppe Fausto e dall’assessore Giovanni Todaro, finora respinte dall’ANAS per motivi di sicurezza. «Questa decisione conferma che, senza prova dell’omologazione dello strumento, i verbali sono illegittimi», ha dichiarato l’avvocato Duca, sottolineando come il caso della signora D.F. rappresenti un precedente significativo per i numerosi automobilisti sanzionati nello stesso tratto stradale, spesso oggetto di segnalazioni e proteste.