Tanta gente, e grande emozione, ieri al Cine Teatro Ariston, a Trapani, per la proiezione del documentario "Mauro Rostagno – L’uomo che voleva cambiare il mondo".
Il documentario, una produzione Sky Original in collaborazione con Palomar e Sky Studios, è stato proiettato la mattina per le scuole della città, e la sera, con un evento aperto a tutta la cittadinanza che ha fatto registrare il tutto esaurito.
Il documentario racconta la storia di Mauro Rostagno, sociologo, giornalista, attivista e figura carismatica, ucciso dalla mafia nel 1988. Rostagno, “trapanese per scelta”, ha speso gli ultimi anni della sua vita proprio in questa terra, combattendo con coraggio e passione per la verità e la giustizia, attraverso le sue inchieste televisive su RTC.
Soddisfatto ed emozionato Marco Rizzo, promotore dell'iniziativa. "I trapanesi hanno riempito il teatro coperto più grande della città per ricordare Mauro Rostagno e ripercorrere tappe fatte di sogni, ideali, Storia, speranze, comunità ma anche depistaggi, fango, ingiustizie, malelingue, mascariamento, parti deviate dello Stato che nelle nostre vie hanno trovato humus allontanandoci dalla verità (verità di cui in effetti alla fine abbiamo avuto solo un assaggio)".
La mattina, racconta Risso, gli studenti hanno posto "domande intelligenti, improvvisate, delicatissime anche nel loro stupore dopo la mole di informazioni accolta in due ore di documentario".
"In questi giorni ‘sta città sonnacchiosa mi sta sbalordendo, lo ammetto, e vedo anche qualche altro piccolo progresso di là a venire. Chissà, forse c’è speranza, ve lo dico da trapanese non “per scelta” ma per condanna anagrafica. Grazie a chi c’era, grazie a Maddalena Rostagno e Pietro, grazie a Chicca Roveri che c’era pure nel calore degli applausi liberatori con cui forse abbiamo anche chiesto un po’ scusa. Non basta ma è un inizio, sempre senza perdere la tenerezza" commenta Rizzo.