Due Via Crucis originali in dialetto siciliano: a Trapani e a Tangi momenti di fede e tradizione popolare
Con l’avvicinarsi della Settimana Santa, si moltiplicano nelle comunità della provincia di Trapani le espressioni di pietà popolare. Tra le iniziative più suggestive di quest’anno spiccano due Via Crucis proposte in dialetto siciliano, che uniscono spiritualità, tradizione e identità culturale.
A Trapani, “Un Viaggiu cu Gesù” in 10 stazioni
Oggi alle ore 21:00 nella parrocchia del Santissimo Salvatore a Trapani, andrà in scena una Via Crucis del tutto particolare. Il testo, scritto da Nino Isca, è composto da dieci stazioni che narrano in dialetto siciliano il cammino della passione di Cristo, culminando nel commovente racconto dei discepoli di Emmaus. La narrazione sarà accompagnata da momenti musicali curati dai cori “Tabor InCanto” e “Nada te turbe - Trapani”, che arricchiranno l’esperienza con brani sacri e riflessivi.
Questo percorso spirituale in vernacolo offre ai fedeli un’occasione preziosa per rivivere la Passione di Cristo attraverso un linguaggio che parla al cuore e alla memoria collettiva.
A Tangi, “Sutta a cruci cu Maria” tra giovani e comunità
La seconda Via Crucis si terrà mercoledì 16 aprile nella frazione di Tangi, presso la parrocchia Maria Santissima Addolorata. Il titolo, “Sutta a cruci cu Maria”, richiama la presenza della Madre accanto al Figlio sofferente, ed è tratto da un testo realizzato dal diacono Maurizio Ruffino e don Vincenzo Vivona.
Saranno i giovani della comunità i protagonisti di questa rappresentazione, guidati dal parroco don Giovanni Mucaria. Un’iniziativa che punta a coinvolgere le nuove generazioni nella riscoperta delle radici della fede attraverso il linguaggio della propria terra.
Tradizione viva nell’agro-ericino
A testimonianza della vitalità della devozione popolare, si segnala anche un’altra Via Crucis all’aperto svoltasi venerdì scorso sempre a Tangi, con la partecipazione di numerose parrocchie dell’agro-ericino. Le foto allegate raccontano un momento intenso di preghiera e condivisione, vissuto sotto il cielo aperto, tra i sentieri di una fede semplice ma profonda. Iniziative come queste testimoniano come la tradizione, quando si intreccia con il vissuto delle comunità, riesca ancora a parlare con forza e autenticità ai cuori di tutti.