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07/04/2025 06:00:00

Asp di Trapani. Dallo scandalo alle nuove regole 

 La questione della Sanità trapanese è talmente delicata che deve essere affrontata unicamente con le carte in mano, quelle delle denunce e quelle delle delibere. Tutto il resto appare solo un passa parola che equivale a pressappochismo spicciolo, che danneggia e non chiarisce.


Questa mattina a Mazara degli studenti hanno organizzato un sit in, una azione semplice e spontanea, genuina e anche forte. Che la politica aveva l’obbligo morale ed etico di non strumentalizzare.

Il ritrovo è alle 10 in Piazza della Repubblica. Lo slogan è "Mazara si cura". 

 

 

I Nas dalla Gallo
La professoressa Maria Cristina Gallo con il suo attaccamento alla giustizia sociale, nonostante la malattia, sta scrivendo una pagina importante per la Sanità. Lei, non la politica. Sia chiaro. Venerdì ha ricevuto la visita dei Nas, hanno acquisito quanto di utile e necessario per la ricostruzione del caso.
Otto sono i mesi con cui la refezione è arrivata in ritardo alla signora Gallo, consegnando poi un tumore al quarto stadio, cioè che aveva già raggiunto i polmoni. Ogni settimana vola a Milano per fare la chemio, ne restano ancora poche ma è stanca e molto provata non solo fisicamente. La malattia scava psicologicamente, ancor più quando il diritto alle cure viene tradito, leso, violentato. Questo è accaduto e questo si deve sapere.
A setaccio ci sono i nomi dei medici, chi ha prelevato i tessuti, chi li ha inviati per la refertazione, chi li ha conservati in frigo. Tutto fa parte di quella catena di responsabilità che parte dalla base e sale fino ai vertici provinciali e regionali.

Indagine interna
L’ASP di Trapani chiede chiarezza, qualche giorno fa ha emesso una delibera, firmata da Danilo Palazzolo, per appurare tutte le eventuali responsabilità interne. I medici non possono fare finta di non sapere, di avere detto in ritardo quando la situazione aveva già raggiunto un numero di arretrati vergognoso.
Le conseguenze, appurate le responsabilità, possono pure essere quelle di un licenziamento per giusta causa.

Regole di condotta
L’Azienda Sanitaria Provinciale nel frattempo ha provveduto a ricordare ai dipendenti che c’è un “Codice di comportamento”, cioè una serie di regole di condotta, che i pubblici dipendenti sono tenuti ad osservare per non nuocere agli interessi o all’immagine dell’Azienda.
Sono regole che valgono per tutti, pure per chi è in un periodo di prova, non solo personale amministrativo ma pure medici e gli altri professionisti sanitari convenzionati, chi svolge funzioni strategiche all’ASP e a tutto il personale operante nelle aree “a rischio generale o specifico”. Nessuno escluso, insomma.
In particolare i soggetti in questione hanno l’obbligo di “osservanza dei principi di integrità, correttezza, buona fede, proporzionalità, obiettività, trasparenza, equità e ragionevolezza, indipendenza e imparzialità, efficacia, efficienza e sostenibilità, nonché ai principi di centralità della persona, di accessibilità, appropriatezza, qualità e sicurezza delle prestazioni e delle attività sanitarie, di umanizzazione delle cure, di obiettività e indipendenza e tutela della riservatezza”.
Tra le regole c’è il divieto di ricevere regali se questi hanno un valore superiore ai 100 euro; i dipendenti devono dichiarare a quale associazione o organizzazione hanno aderito, se l’ambito di interesse interferisce con lo svolgimento dell’attività d’ufficio, ad eccezione dell’adesione a partiti politici o sindacati. La
mancata dichiarazione predispone l’avvio del procedimento disciplinare. Devono comunicare gli interessi finanziari e eventuali conflitti di interesse; bisognerà rispettare le misure necessarie alla prevenzione degli illeciti nell’amministrazione; devono tutti i dipendenti assicurare l’adempimento degli obblighi di trasparenza.
All’articolo 8 del codice comportamentale vengono regolati pure i rapporti privati, comprese le relazioni extra-lavorative con pubblici ufficiali nell’esercizio delle loro funzioni: divieto di sfruttare la posizione che ricopre nell’amministrazione o l’incarico svolto nell’Azienda per ottenere utilità.

Obblighi durante il servizio
Stop a telefonate private, stop a selfie durante l’orario di lavoro per poi essere pubblicate sui social; gli account istituzionali potranno essere utilizzati solo per fini connessi all'attività lavorativa.

Stop all’uso indiscriminato dei social
C’è un solo soggetto autorizzato a gestire gli interventi istituzionali dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Trapani sulle pagine social ed è il Direttore Generale, che è pure legale rappresentante dell’Ente.
Sarà lui infatti a definire quali contenuti è utile condividere in rete nei profili istituzionali dell’Azienda. Il dipendente dell’ASP ha degli obblighi nell’utilizzo dei social network: eticamente in linea con il ruolo di dipendente pubblico.



STUDIO VIRA | 2025-04-09 10:50:00
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