Proseguono le battaglie legali, e soprattutto le vittorie, a tutela dei diritti degli alunni con disabilità. Ancora una volta, ACA Sicilia si trova protagonista di un’importante sentenza che riconferma quanto già stabilito in casi precedenti: il diritto soggettivo dell’alunno con certificazione INPS ex art. 3, comma 1, della Legge 104/92, prevale su qualsiasi logica di bilancio adottata dai Comuni.
Dopo la recente condanna del Comune di Marsala, è il turno del Comune di Campobello di Mazara, sanzionato dal Tribunale ordinario di Marsala, nella persona del Giudice Francescamaria Piruzza. Il Tribunale ha accolto integralmente l’istanza di una famiglia a cui era stato sospeso il servizio ASACOM destinato al proprio figlio con disabilità certificata. Una sospensione, questa, che rappresentava una grave violazione del diritto allo studio e all’inclusione scolastica.
A difendere la famiglia è stata l’avvocata Chiara Garacci, responsabile dell’ufficio legale regionale di ACA Sicilia, che ha ancora una volta fatto valere le ragioni del diritto, ponendo al centro la tutela dell’alunno. “Non si può continuare a sacrificare i diritti dei più fragili sull’altare delle esigenze di bilancio”, ha dichiarato Garacci. “La legge parla chiaro, e ogni sospensione immotivata del servizio ASACOM costituisce una discriminazione inaccettabile.”
Amarezza e fatica traspaiono dalle parole di alcune famiglie coinvolte: “È mortificante e al tempo stesso doloroso per noi genitori dover ricorrere alle vie legali per ottenere ciò che per legge spetta ai nostri figli. Ringraziamo ACA Sicilia e l’avvocato Garacci per esserci stati accanto, anche umanamente, in questo difficile percorso.”
Il provvedimento emesso dispone la riattivazione immediata del servizio ASACOM, in attesa di ulteriori sviluppi sul piano sanzionatorio che potrebbero arrivare nei prossimi giorni.
ACA Sicilia, pur avendo sempre tentato la via del dialogo con le Istituzioni, ribadisce che non esiterà ad attivare l’ufficio legale ogni qualvolta si renderà necessario. “Quando ci troviamo davanti a un muro, incapace di ascoltare e mediare, il nostro compito è e resta quello di difendere i diritti degli alunni e delle loro famiglie.”