“Scaduto come un vino aperto da una settimana”. Con questa finezza, Valerio Antonini, presidente del Trapani Calcio e imprenditore tuttologo, ha commentato l’operato dell’arbitro Mastrodomenico dopo la semifinale di Coppa Italia di Serie C persa 3-0 contro il Rimini. E ora, a qualche settimana di distanza, arriva il conto: 2.500 euro di ammenda per lui, e altrettanti per la società Trapani 1905 FC Srl.
La decisione è stata depositata oggi, 7 aprile 2025, dal Tribunale Federale Nazionale - Sezione Disciplinare, che ha ritenuto le parole di Antonini “lesive del decoro, del prestigio e della reputazione” non solo del direttore di gara, ma dell’intera istituzione arbitrale. Le frasi incriminate erano apparse sull’account X (ex Twitter) ufficiale del presidente trapanese subito dopo la partita dell’11 febbraio, e suonavano più come lo sfogo di un tifoso col cellulare caldo in mano che come le dichiarazioni di un dirigente calcistico.
Non è la prima volta che Antonini inciampa nella comunicazione social. Già a gennaio aveva patteggiato una sanzione da 1.500 euro per un episodio simile. Stavolta però, nonostante la Procura Federale avesse invocato la recidiva e chiesto una multa da 5.000 euro, il Tribunale ha deciso di non applicare l’aggravante, ritenendo che il precedente, essendo frutto di un patteggiamento e non di una sentenza, non valesse come “recidiva sportiva” in senso tecnico.
Nella difesa d’ufficio, il legale di Antonini ha tentato la carta dell’ironia: le frasi – ha sostenuto – erano solo “espressioni gergali romane” prive di intento offensivo. Il Tribunale, però, ha ricordato che chi guida una società sportiva rappresenta pubblicamente l’immagine del club, e ha il dovere di mantenere una “forma espositiva corretta”.
Risultato: doppia ammenda da 2.500 euro, al presidente e al Trapani Calcio. Spiccioli per Antonini, ma anche questa volta, l’immagine del Trapani ne esce un po’ più sgualcita. Perché il pallone, si sa, rotola. Ma le parole – soprattutto online – restano.
Che possiamo farci? Niente. Ma magari, la prossima volta, pensarci due volte prima di twittare no?