Mala Tempora Currunt: da St. Elizabeths West Campus sede della Segretaria della Sicurezza Interna degli Stati Uniti d'America, che si è fatta ritrarre con alle spalle immigrati venezuelani stipati in una gabbia,come gli animali in cattività; dall’Alpi alle Piramidi dal Manzanarre al Reno"( dal 5 maggio, di Manzoni,non quello interista di Ronaldo); alla Sala consiliare di palazzo Cavarretta a Trapani. Ci si sofferma sulla classe politica del capoluogo di provincia trapanese.
Nei giorni scorsi l'assise ha respinto la delibera approvata dalla giunta Tranchida, di conferire la cittadinanza onoraria agli equipaggi delle Ong Jugend Rettet, Save The Children e Medici Senza Frontiere, impegnati nel salvataggio dei migranti nel Mediterraneo. Il rifiuto ha generato alta tensione, soprattutto tra il vicesindaco dell'urbe granata e il capogruppo consiliare di Fratelli d’Italia, allorquando si è notato uno striscione di Gioventù Nazionale che dichiarava: "Onori a chi merita, non a chi specula. No alla cittadinanza alle ONG".
I redattori sono la costola dell'organizzazione giovanile di Fratelli d'Italia, germana di quella romana che l'inchiesta di Fanpage ha smascherato nell'esercizio di saluti romani,presente, boia a chi molla,inni al duce e addirittura "Sieg Heil" con dissertazioni sulla croce svastica e quella celtica. Nonostante il ripudio della sorella capitolina l'humus in cui sono cresciuti è quasi identico. La conferma della presenza di nostalgici l'ha dato proprio il capogruppo consiliare di FdI a Trapani che un anno fa si esibì nel classico dei classici della retorica del ventennio il saluto romano.
D'altronde sono figli e nipoti di Giorgio Almirante che dal 25 aprile visse in clandestinità sotto falso nome e ne uscì dopo aver goduto dell'amnistia dello stalinista ministro della Giustizia Palmiro Togliatti dopo il referendum del 2 giugno 1946 e la nascita della repubblica con l'instaurazione della democrazia. A metà settanta intervistato, Almirante ne parlava in questi termini: "Non rinneghiamo niente del nostro passato. Io sono stato fascista, tutti erano fascisti, come lei sa, in Italia. Ho combattuto la nostra guerra per vincerla e non per perderla,non ho tradito. Sono stato insieme con molti italiani,soprattutto giovani,fino alla fine con Mussolini.E se le stesse circostanze potessero riprodursi, io farei certamente le stesse cose".
Fortunatamente il sistema italiano possiede gli anticorpi ma è indubbio che alcuni rigurgiti della Repubblica di Salò prima nascosti, adesso sono palesi e a volte anche rivendicati, a Trapani qualcuno ci abita.
P.s. I sedici membri degli equipaggi delle ONG sono stati assolti dal Tribunale di Trapani dopo cinque anni di processo in cui rischiavano fino a vent’anni di reclusione. Hanno solo salvato vite umane cara Gioventù Nazionale. SPECULAZIONE ZERO.
Vittorio Alfieri