Cominceranno a breve i tanto attesi lavori per ripristinare l’illuminazione degli spazi di accesso al Parco Archeologico di Lilibeo-Marsala da Piazza della Vittoria: illuminazione che continuerà addentrandosi nell’area di Capo Boeo, per dare risalto all’imponente strada romana, cuore dell’antica Lilibeo, denominata Plateia Aelia.
Il finanziamento regionale, su progetto dell’ing. Roberto Sannasardo, dirigente del Dipartimento Regionale dell’Energia, vede il Parco Archeologico gestore della spesa; RUP è il geom. Girolamo Parrinello del Comune di Marsala (stazione appaltante) mentre l’archeologa del Parco, dottoressa Maria Grazia Griffo, effettuerà l’alta sorveglianza sui lavori.
Si discute però sull'opportunità di aprire il viale che costeggia la Plateia collegando così Porta Nuova con il "ferro di cavallo". Un gruppo di cittadini ha lanciato una petizione per aprire il viale, il sindaco Massimo Grillo la sostiene, mentre la direttrice del parco non è d'accordo.
“E’ grazie al volere di tanti cittadini, illuminati e colti - dice la direttrice del PALM, Anna Occhipinti - che oggi la città di Marsala può vantarsi di possedere un così vasto e prestigioso Parco; grazie a loro, infatti, alla fine dell’ottocento, è stato apposto il primo vincolo archeologico all’emergere di testimonianze rinvenute nell’area di capo Boeo. L’azione di tutela, intrapresa con senso civico dalla giunta comunale, permise di evitare la trasformazione di questo splendido sito in una anonima area urbana, che oggi potrebbe essere punteggiata da alti e tristi palazzoni, come molti che purtroppo connotano l’odierna Marsala. Dopo un lungo iter espropriativo il sito, finalmente recintato, rimane sotto l’egida della Soprintendenza di Trapani sino al 2010, data in cui, vengono istituiti i Servizi Parco in tutta la Sicilia. Parchi che progressivamente – continua la direttrice - dopo l’opportuna perimetrazione e la distinzione di aree A e B, sono stati dotati di autonomia, e quello di Marsala, ha completato il suo iter nel 2022, raggiungendo in quella data anche l’autonomia finanziaria. Onori ed oneri naturalmente, perché non è facile con le scarse risorse che riusciamo a produrre tramite lo sbigliettamento far fronte a tutte le criticità che un’area così vasta e impegnativa comporta. Oltre a lavorare per aumentare il flusso delle presenze, infatti, non manchiamo di partecipare a tutti i bandi pubblici proposti, sperando di rientrare tra quelli ammessi a contributo; dalla data del mio insediamento, il 21 giugno 2023, non un minuto è stato sprecato, e con il mio gruppo di lavoro, che non mi stanco di ringraziare per il sostegno e il supporto che mi dà quotidianamente, più di un progetto a titolarità regionale, nazionale ed europea è stato proposto e potrebbe dare una svolta all’immagine complessiva del Parco”.
"Chiediamo al sindaco di rappresentare alle Istituzioni regionali e locali dei beni culturali l'esigenza di moltissimi cittadini marsalesi di vedere la riapertura dell'antico viale che congiunge Porta Nuova con il ferro di cavallo”. Sono le parole espresse dal marsalese Ninny Aiuto all'atto della consegna al sindaco Massimo Grillo dell'elenco-firme apposte sulla petizione online da lui promossa per la riapertura della Plateia Aelia, lo storico viale che collega Piazza Della Vittoria con Capo Boeo. Circa 700 le sottoscrizioni raccolte, “cui ha contribuito - ha affermato Aiuto - anche l'adesione all'iniziativa dei movimenti cittadini Liberi e Cinque Stelle”. Il sindaco Grillo, nel confermare il suo sostegno alla petizione, ha voluto sottolineare l'impegno della sua Amministrazione per migliorare la fruibilità dell'ex Viale Vittorio Veneto: “I lavori per illuminare l'antica strada inizieranno a breve ed hanno l'obiettivo di consentire la passeggiata anche dopo il tramonto. Sul punto ho già incontrato la direttrice del Parco archeologico che, di recente, ha manifestato perplessità sulla semplice riapertura, adducendo motivi di tutela della Plateia Aelia e di sicurezza dell'area archeologica. La petizione dei cittadini, pertanto, dà più forza all'esigenza di riapertura dell'antico viale che, tra l'altro, intendo esporre in sede regionale”.
Infatti la direttrice Occhipinti, in merito a una proposta avanzata da un gruppo di marsalesi , precisa: “Non mi sembra una buona idea, per più di una ragione: preliminarmente perché sarebbero vanificati gli sforzi fatti dall’Amministrazione Regionale per conferire aulicità e dignità a un monumento archeologico prestigioso quale è l’antica Plateia Aelia, fulcro del Parco di Lilibeo, diventando da luogo da conoscere per apprezzarne il valore documentale ad area da attraversare o dove passeggiare. Impossibile sarebbe poi esercitare il controllo su un così lungo tratto (e men che meno da parte di personale estraneo), messo temporaneamente a presidio dall’Amministrazione comunale, su cui noi non avremmo alcuna autorità; personale che dovrebbe ruotare, alternandosi in complicati turni di lavoro, e chiunque potrebbe addentrarsi nel Parco, con grave nocumento per le casse dell’erario regionale, ma soprattutto per la sicurezza, specialmente in orario serale e notturno, del bene tutelato, che potrebbe essere liberamente anche vandalizzato. A fronte degli alti rischi, insomma davvero pochi, anzi nessuno sarebbe il vantaggio che ne ricaverebbe il Parco. E anche la cittadinanza non ne avrebbe grande giovamento se le maglie larghe degli accessi producessero danni irreversibili al patrimonio, ma anche semplicemente un Parco più sporco e magari pieno di bottiglie di birra lasciate ai bordi del percorso dopo una divertente serata in pizzeria non sarebbe di certo un bel biglietto da visita per la città agli occhi dei tanti turisti e ci esporrebbe ad attività di pulizia straordinarie, quando a stento riusciamo a garantire l’ordinario”.
La direttrice Occhipinti evidenzia poi che sin dal suo insediamento il collegamento del Parco di Lilibeo con la città è stato uno dei principali obiettivi perseguiti, condividendo con l’Amministrazione comunale e i marsalesi tutti, in primis l’associazione Amici del Parco, l’esigenza di ridurre le barriere tra spazio urbano e area tutelata, che in quanto tale è patrimonio di tutti. “Già dallo scorso agosto, infatti, è stata riaperta la biglietteria prospiciente Porta Nuova e dal centro storico della città si accede con facilità al cuore del Parco dove ogni cittadino marsalese che porti un ospite potrà godere, a titolo gratuito, delle bellezze tutelate, rese fruibili nei mesi estivi anche nelle ore serali e notturne.
Ai cittadini marsalesi la direttrice ricorda che vengono continuamente offerte molteplici occasioni di visita per la partecipazione a eventi gratuiti, spesso sostenuti dagli Amici del Parco, esempio virtuoso di cittadinanza attiva che si impegna proficuamente per la valorizzazione del patrimonio condiviso, e che, pertanto, non mancano le occasioni di ripercorrere i luoghi della propria giovinezza, ma dentro regole precise e sotto il vigile controllo di chi questo bene ha il dovere di custodire e tutelare.
“Il sindaco – conclude Anna Occhipinti - di contro ha davvero tante altre belle passeggiate da proporre ai cittadini in aree archeologiche del demanio comunale, e il Fossato punico di via Amendola/via G.A. Omodei, la Necropoli punico-romana via Struppa, l’Abitato punico-romano-medievale nell’area dell’ex Chiesa S. Girolamo o anche il Sito archeologico di Piazza Matteotti, attendono da tempo personale che le curi e le renda fruibili. Quest’esperimento, peraltro, in anni passati, quando ancora il Parco non era autonomo, è già stato tentato e con un esito disastroso, come attesta la documentazione agli atti dell’Amministrazione”.