La suggestiva Chiesa del Collegio dei Gesuiti di Trapani ha fatto da cornice, domenica 30 marzo, a un evento musicale inedito e toccante: il concerto intitolato “Misteri che in… Canto”. L’iniziativa, promossa con passione dal Rotary Club Trapani-Erice, ha avuto un nobile scopo: raccogliere fondi preziosi a sostegno della Rotary Foundation, la rinomata organizzazione benefica internazionale che da oltre un secolo opera instancabilmente per migliorare le comunità locali e globali.
La Rotary Foundation, con la sua riconosciuta efficienza, supporta progetti volti a promuovere la comprensione internazionale, la buona volontà e la pace attraverso il miglioramento della salute, l’offerta di un’istruzione di qualità, la tutela dell’ambiente e l’alleviamento della povertà.
L’evento ha goduto del prestigioso patrocinio del Comune di Trapani, dell’Ente Luglio Musicale, dell’Unione Maestranze e dell’associazione “La strada della Passione”, a testimonianza del forte legame con il territorio e le sue tradizioni.

“Misteri che in… Canto” ha rappresentato una novità assoluta nel panorama degli eventi legati alla Settimana Santa trapanese, un periodo intriso di profonda spiritualità e devozione popolare. La serata ha visto un’inedita e suggestiva fusione tra le tradizionali marce processionali, cuore pulsante della liturgia esterna dei Misteri, e la potenza evocativa del canto corale. Ad eseguire le marce è stata la rinomata banda “Giuseppe Verdi” di Marausa, magistralmente diretta dal Maestro Michele Gerardi, le cui note hanno riempito la chiesa con la loro intensità emotiva.
A queste si è unito il Coro Polifonico “San Pietro”, guidato con maestria da Carmen Pellegrino, le cui voci hanno dato corpo a testi inediti e profondamente significativi, scritti appositamente per l’occasione da Giuseppe Vultaggio, ideatore, coordinatore e regista dell’evento. Un ruolo fondamentale nell’organizzazione del progetto è stato ricoperto anche dal delegato e past President del R.C. Trapani-Erice, Mimmo Strazzera, che ha coadiuvato Vultaggio in ogni fase.
La sinergia tra la solennità delle marce funebri e la spiritualità dei canti ha creato un’atmosfera magica e coinvolgente, unendo il numeroso pubblico presente in un’unica, grande missione di solidarietà. La risposta del pubblico è stata straordinaria, con oltre 500 persone che hanno gremito la Chiesa del Collegio, desiderose di contribuire con le loro offerte libere alla “Rotary Foundation”. Tra i presenti, oltre alla Presidente del Rotary Club Trapani-Erice, Maria Concetta Serse, si sono distinte numerose autorità religiose, civili e rotariane, a sottolineare l’importanza e la condivisione degli obiettivi dell’iniziativa.
Il concerto si è rivelato un’esperienza straordinaria e profondamente coinvolgente, tanto che al termine dell’esecuzione, il pubblico emozionato ha richiesto a gran voce il bis di una delle marce più emblematiche e apprezzate dalla tradizione trapanese: “La Sentenza”.
La musica vibrante della Banda “G. Verdi” di Marausa, la commovente esecuzione del Coro Polifonico “San Pietro” di Trapani, la profondità dei testi di Giuseppe Vultaggio, arricchiti da un suggestivo accompagnamento video e dalle parole che scorrevano su un maxischermo, hanno concorso a creare momenti di elevato livello artistico ed emotivo, offrendo, per chi lo desiderava, anche un’occasione di intensa riflessione catechetica.
L’evento ha saputo documentare la “Passione del Cristo”, fulcro della tradizionale e sentita processione dei “Misteri” di Trapani, attraverso una chiave di lettura assolutamente innovativa e suggestiva. Le quattro marce presentate, pregevoli composizioni del Maestro Michele Gerardi, hanno toccato momenti cruciali del racconto evangelico: “La Sentenza”, che ha rievocato l’inizio del dramma; “Dolore e Lacrime”, espressione delle sofferenze di Gesù e dello strazio dei suoi cari; “L’Addolorata”, figura emblematica del dolore materno di Maria di fronte alla crudeltà umana; e infine “Angele Dei”, un inno conclusivo alla resurrezione, portatore di gioia e speranza nel bene comune.
Il coordinamento e la regia di Giuseppe Vultaggio sono stati ineccepibili. L’autore dei testi, con una presenza scenica misurata e rispettosa, limitata alla presentazione dei brani, ha saputo dirigere con competenza lo spettacolo, dimostrando una profonda sensibilità emotiva.
Il caloroso plauso del pubblico e la soddisfazione degli artisti coinvolti sono la migliore conferma del successo dell’iniziativa, tanto da poter esclamare con entusiasmo: “MISTERI: che INCANTO!!!” Un evento che ha saputo unire la ricchezza della tradizione musicale e religiosa trapanese con un nobile intento benefico, dimostrando ancora una volta come la cultura e la solidarietà possano convergere per raggiungere importanti traguardi.