Il sindaco di Mazara del Vallo Salvatore Quinci ha ufficializzato la sua candidatura a presidente del Libero Consorzio di Trapani. Lo ha fatto invocando il civismo: “ Abbiamo restituito credibilità a Mazara, dimostrando che è possibile governare bene. Ora è il momento di alzare lo sguardo e portare questa esperienza al servizio della nostra provincia. Ora voglio provare a dimostrare che un'altra provincia lo è altrettanto. È il momento di mettersi al servizio di un'idea più grande, che unisca territori e persone attorno a un progetto esclusivamente civico e condiviso, che faccia rete tra i tanti amministratori che giornalmente si spendono in modo instancabile per la propria comunità. A mio sostegno, infatti, ci sarà una lista dal nome ‘Salvatore Quinci Presidente’ pronta ad accogliere chiunque abbia come unico obiettivo il buon governo e la buona amministrazione”.
Le parole di Quinci
Lo ha ribadito ieri su nostra domanda in seguito a tutti i vari comunicati stampa arrivati: “Io sono civico, la mia è una candidatura civica e voglio rimanere tale. Non sono ascrivibile e non voglio essere ascrivibile a una area politica ben precisa. La mia candidatura nasce da una serie di colloqui e rete con tanti amministratori del territorio, sappiamo bene le difficoltà che incontriamo ogni giorno nell’affrontare il nostro lavoro. La mia lista si chiama “Salvatore Quinci Presidente” e non c’è alcun simbolo di partito”.
In buona sostanza nessuno si affanni a mettere un cappello sul candidato Quinci perchè è e resta un civico, seppure nella sua lista accoglierà espressioni di centrodestra e espressioni di centrosinistra.
Nella nota del Partito Democratico regionale si legge:"Raccogliamo l’appello del sindaco di Mazara del Vallo Salvatore Quinci. Siamo pronti a sostenere il suo sforzo per sconfiggere, insieme, la cappa di un potere che si disinteressa dei territori e della vita di chi in questi territori vive e lavora. L’alleanza tra un civismo vero, fatto di buone pratiche di governo e le forze progressiste può essere vincente. Con lo scopo comune di costruire una vera alternativa e un futuro diverso e possibile per la provincia di Trapani. Con il sindaco Quinci, di fatto alternativo alla candidatura imposta da chi pensa di poter usare e abusare di questa provincia, abbracciamo perfettamente l’esigenza di raccogliere l’appello di tanti sindaci e amministratori del Trapanese che chiedono un vero cambiamento”.
Lo stesso Nino Oddo, segretario regionale del PSI ha ribadito che il centro sinistra ha scelto di appoggiare Quinci.
Questione centrodestra
Quinci essenzialmente dice una cosa saggia: perché il centrodestra ha scelto Giovanni Lentini come candidato presidente senza avere prima convocato un tavolo dei sindaci di area per parlare non di nomi ma di territorio? E’ una domanda sana che la politica non si fa perché vuole imporre una strategia di crescita legata al potere dei soliti noti: “Questi sindaci seduti ad un tavolo, noi che siamo abituati ogni giorno ad affrontare problemi a mani nude, avremmo trovato pure un accordo per la presidenza del Libero Consorzio. Io mi sono presentato con un progetto e ho detto “chi ci vuole stare venga”.
A questo progetto si sono uniti consiglieri di area progressista, consiglieri di area di centrodestra, qualcuno di centrodestra mi ha pure firmato la candidatura. Il mio è un progetto civico, la lista è civica e non vuole avere simboli. Lo ripeto, non voglio essere ascritto ad un’area, perchè non sono ascrivibile, che sia chiaro questo”.
E non esiste il caso Mazara perchè altrimenti esisterebbe pure il caso Trapani. Quinci lo spiega bene: “Gli uomini di Turano a Trapani, cioè Lega, sono in maggioranza con Giacomo Tranchida e Fratelli d’Italia è all’opposizione, eppure in questo momento Fratelli d’Italia con Turano fanno il centrodestra unito su Lentini”.
Quinci non è alternativo al centrodestra
Lo ha più volte ribadito che è un civico e tale rimane in questa corsa alla presidenza del Libero Consorzio, è unicamente alternativo a Giovanni Lentini inteso come competitor: “Siamo sindaci e entrambi condividiamo la stessa fatica, non lo considero un avversario ma un competitor sullo stesso obiettivo”.