Dopo i Bronzi di Riace, i Bronzi di Marsala. O forse sono una versione povera del Giovinetto di Mozia.
Eccoli lì, in posa plastica e mutilata, nel quartiere di Amabilina, tra l’erba alta e il degrado. Due manichini abbandonati come moderne sculture urbane: uno in piedi, avvolto da un nastro adesivo che lo lega a un palo, l’altro disteso a terra come reduce da un’epopea commerciale finita male.
La scena potrebbe sembrare un’installazione d’arte contemporanea, un grido silenzioso sulle condizioni delle periferie. Oppure, molto più semplicemente, è l’ennesimo gesto di inciviltà: rifiuti gettati per strada, nell'indifferenza generale, in barba al decoro urbano e al rispetto per gli spazi pubblici.
I residenti, più rassegnati che sorpresi, li hanno ormai ribattezzati “i Bronzi di Marsala”. Ma qui l’arte non c’entra: c’entra solo una città che ancora fatica a liberarsi dalla cultura dell’abbandono dei rifiuti.