Si è svolta ieri un’importante udienza nel processo per la morte del piccolo Giorgio, il bambino di cinque anni deceduto nel giugno 2024 all’ospedale "Di Cristina" di Palermo. Il tribunale di Trapani ha ascoltato le testimonianze chiave, tra cui Salvatore D’Angelo, padre del bambino, e la madre Ambra Luna Laneri, che hanno presentato querela contro il medico imputato per omicidio colposo.
"Oggi l’udienza era fissata per l’audizione delle due persone offese, Salvatore D’Angelo e la madre del bambino", ha dichiarato l’avvocato della famiglia, Massimiliano Fabio. È stata acquisita la querela con tutta la documentazione necessaria, compresi i certificati di morte e le prescrizioni mediche effettuate dal dottor Antonio Eros Somma".
Secondo quanto emerso in aula, Giorgio era stato visitato il 26 giugno 2024 dal pediatra che gli aveva diagnosticato una gastroenterite. Il giorno successivo, i genitori si erano recati dal medico per la visita della sorellina Gloria e avevano segnalato che il bambino continuava a stare male, con febbre e vomito persistente. "Il dottor Giuseppe Somma ha confermato la diagnosi e, secondo il racconto, a questo incontro erano presenti entrambi i genitori", ha precisato l’avvocato Fabio.
Nel corso dell’udienza, Salvatore D’Angelo ha risposto alle domande del pubblico ministero, che ha cercato di ricostruire i momenti successivi alla visita del 26 giugno. Dopo alcune precisazioni, la madre del bambino non è stata sentita in aula. "Anche perché poco prima di entrare in tribunale ha avuto un malessere", ha spiegato Fabio. "La signora era molto provata, e la sua mancata audizione ha evitato che dovesse ripercorrere momenti drammatici".
L’udienza è stata caratterizzata da momenti di forte emozione. "Il padre di Giorgio ha mantenuto una lucidità straordinaria", ha raccontato l’avvocato. "Ma il momento più toccante è stato quando ha detto che il bambino è entrato in ospedale il 26 giugno e non ne è mai più uscito vivo". Un passaggio che ha scosso tutti i presenti in aula, nonostante il tono composto del genitore.
L’imputato, il pediatra accusato di negligenza, era presente in aula ma non ci sono stati contatti diretti tra le parti. "È una mia politica evitare ogni forma di contatto tra i soggetti del processo", ha spiegato l’avvocato Fabio.
Il giudice ha fissato la prossima udienza per l’11 giugno 2025 alle 15, quando verranno ascoltati tre testimoni, tra cui il consulente tecnico del pubblico ministero. "Superare un dolore così grande è impossibile per due genitori così giovani", ha concluso Fabio. "Ma adesso l’unico obiettivo è quello di accertare la verità dei fatti e ottenere giustizia per Giorgio".