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02/04/2025 08:12:00

Marsala: ferì il suocero con un coltello. Condannato a otto anni

 Il Tribunale di Marsala (presidente Vito Marcello Saladino) ha condannato a 8 anni e un mese di carcere, nonché al pagamento, in favore della vittima, di 20 mila euro di risarcimento danni “provvisionale” (in attesa, cioè, della causa civile), il 29enne castelvetranese Ernesto Marinelli, che il 19 luglio 2022 si sarebbe scagliato contro il suocero, Vincenzo Graffeo, ferendolo con un coltello al volto e in altre parti del corpo. Il pubblico ministero Giuseppe Lisella aveva invocato la condanna a 10 anni e 9 mesi di carcere. Una pena molto severa in virtù anche del fatto che sono state inasprite le sanzioni per le lesioni personali che provocano “sfregi permanenti”.

In particolare, al volto. Alla base dell’accaduto, quasi certamente, forti dissidi familiari. Secondo l’accusa, il Marinelli avrebbe ferito il suocero alla guancia destra con un coltello da cucina con lama seghettata. Una ferita che lascerà un segno per sempre sul volto della vittima, che è stata colpita con altri fendenti anche alle braccia e alle mani. Probabilmente, nel tentativo di difendersi cercando di disarmare il genero. Ferite che all’ospedale di Castelvetrano furono giudicate guaribili in 30 giorni.

A difendere il 29enne castelvetranese (nato a Mazara del Vallo) è stato l’avvocato Gianni Caracci, che, sottolineando come la sentenza non sia definitiva (ci sono altri due gradi di giudizio: appello e cassazione) e che “c'è la presunzione di innocenza”, evidenzia che “a breve, la Corte Costituzionale dovrà vagliare la legittimità di una pena elevatissima prevista per il reato, a seguito di ordinanze di rimessione di tre diversi tribunali italiani, che hanno sollevato questioni di legittimità in tal senso, ritenendo la pena manifestamente sproporzionata”. Nel processo, il Graffeo si è costituito parte civile e ad assisterlo è stato l’avvocato Gianfranco Zarzana.