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29/03/2025 16:00:00

Al Cimitero di Pantelleria ci sono i "cartellini rossi" per i defunti...

Pantelleria torna alla ribalta, e stavolta lo fa per una vicenda che ha del paradossale: la gestione del cimitero del capoluogo. La nuova Amministrazione Comunale ha scelto un metodo inusuale e controverso per sollecitare gli eredi a prendere decisioni sulla destinazione delle tombe con concessione scaduta: l’affissione di cartellini rossi sulle cellette ossario. Un segnale forte, certamente, ma che non fa altro che mettere in evidenza una problematica che affonda le radici in anni di inefficienza amministrativa. E, come sottolinea il movimento Pantelleria 2050, "mentre i defunti vengono marchiati con cartellini rossi, nessuno sembra essersi preso la responsabilità di affrontare i veri colpevoli di questa situazione."

Secondo quanto denunciato dal gruppo politico Pantelleria 2050, l’Amministrazione D'Ancona avrebbe scelto una via che non solo non risolve il problema, ma lo amplifica. La risposta del Sindaco alla critica pubblica non ha fatto altro che aumentare il disorientamento tra i cittadini, mostrando l'incapacità dell’amministrazione di dare risposte concrete. Invece di affrontare con serietà la gestione del cimitero, l’amministrazione ha preferito adottare un “metodo simbolico” che non fa altro che evidenziare la crisi.

Ma il problema del cimitero di Pantelleria non è affatto recente. Come ricorda il movimento Pantelleria 2050, il vuoto gestionale ha radici ben più profonde, risalenti al 2015, quando venne modificato il regolamento cimiteriale, riducendo la durata delle concessioni da 60 a 40 anni, con la possibilità di rinnovi per ulteriori 20 anni. Una modifica che avrebbe dovuto portare a circa 400 estumulazioni a partire da quell’anno. Tuttavia, nulla è stato fatto. "Nel 2018, l’Amministrazione Campo si è trovata a dover affrontare una situazione già compromessa, ma nonostante gli sforzi, le estumulazioni ordinarie non sono mai state eseguite," denunciano da Pantelleria 2050.

Nonostante ciò, dal 2015 al 2019 il cimitero ha continuato ad accogliere nuovi defunti, dimostrando che almeno 200 loculi fossero disponibili per le estumulazioni ordinarie, che, come evidenzia Pantelleria 2050, "sono di esclusiva competenza degli uffici comunali e non necessitano di interventi straordinari da parte del Sindaco."

Nel 2023, l'Amministrazione Campo ha dovuto fare un passo deciso con l’ordinanza n. 17 del 9 febbraio, che imponeva di procedere con urgenza alle estumulazioni e sollecitava gli uffici finanziari a quantificare il danno erariale derivante dalle mancate operazioni, ma ancora una volta, l'inerzia ha prevalso. E cosa ha fatto la nuova Amministrazione D’Ancona per risolvere la situazione? "Invece di affrontare le responsabilità e dare risposte sullo stato del cimitero, ha scelto di risolvere il problema con un segnale forte… ai defunti," lamentano da Pantelleria 2050. "Anziché applicare cartellini rossi sui loculi, sarebbe stato il caso di elevarli ai funzionari responsabili di questa situazione."

La domanda che Pantelleria 2050 solleva è chiara e urgente: "Ci chiediamo se l’ordinanza sindacale n. 17 del 2023 abbia avuto seguito e, soprattutto, a quanto ammonterebbe oggi il danno erariale generato dall’inattività degli uffici." E mentre si cerca di trovare una soluzione a una crisi che perdura da anni, il gruppo politico sottolinea: "I fondi derivanti dalle concessioni servono proprio a garantire il mantenimento e il decoro del cimitero: sarebbe il caso di interrogarsi seriamente su chi ha contribuito a questa condizione indecorosa."

In sintesi, Pantelleria 2050 esprime il suo sconcerto per una gestione che non solo ha lasciato irrisolti problemi urgenti, ma ha anche mancato di dare risposte concrete. "Pantelleria merita rispetto, anche e soprattutto per chi non c’è più," concludono, rivolgendo un appello a tutte le istituzioni affinché si facciano carico delle proprie responsabilità. La memoria dei defunti non può essere gestita come un problema amministrativo da risolvere con cartellini rossi, ma con un impegno serio e costante per garantire la dignità e il decoro di un luogo che, in quanto sacro, deve essere tutelato e rispettato.