Una vittoria che sa di riscatto per un giovane originario di Erice, escluso nel 2023 dal concorso per Allievi Agenti della Polizia di Stato per un presunto "deficit della forza muscolare", ma che ora potrà finalmente indossare la divisa. Con un’ordinanza del 14 marzo 2025, il Consiglio di Stato ha infatti respinto l’istanza cautelare del Ministero dell’Interno, confermando quanto già deciso dal TAR del Lazio nel novembre scorso: l’esclusione dal concorso era illegittima.
Il giovane, indicato con le iniziali P.A., dopo la contestata bocciatura, si era sottoposto autonomamente ad accertamenti presso l’ospedale “Sant’Antonio Abate” di Trapani. Il test "handgrip" – che misura la forza delle mani – aveva dato risultati perfettamente nei parametri previsti dal bando. Da qui la decisione, con il patrocinio degli avvocati Girolamo Rubino e Daniele Piazza, di ricorrere al TAR-Lazio, che aveva disposto una nuova perizia affidata alla Commissione sanitaria d’appello dell’Aeronautica Militare. Anche questo secondo accertamento aveva confermato l’assenza di deficit.
Nonostante ciò, il Ministero aveva deciso di impugnare la sentenza favorevole al giovane, chiedendone la sospensione in attesa della decisione di merito. Ma il Consiglio di Stato, valutando l’assenza di danni gravi per l’amministrazione e, al contrario, la possibile lesione del diritto del giovane ad accedere alla carriera per cui si era preparato, ha dato ragione a P.A..
Ora il Ministero dell’Interno dovrà procedere “senza indugio” ad avviare il giovane trapanese ai corsi di formazione propedeutici all’assunzione nella Polizia di Stato, così come disposto dalla sentenza del TAR. Una vicenda che si conclude positivamente, riaffermando il diritto dei cittadini a un’amministrazione giusta e basata su valutazioni oggettive.