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28/03/2025 09:10:00

Depuratori non a norma. L'UE multa la Sicilia. Sotto la lente anche Castellammare

 L’Unione Europea ha inflitto una nuova sanzione alla Sicilia per la mancata realizzazione di impianti di depurazione e per la gestione irregolare delle acque reflue. La multa, molto pesante, ammonta a 10 milioni di euro di sanzione fissa, più 11.713 euro per ogni semestre che trascorrerà prima della risoluzione del problema.

Nel mirino dell’UE ci sono diversi Comuni siciliani, tra cui anche Castellammare del Golfo, nel Trapanese, e poi Cinisi, Terrasini, Trappeto e, secondo la procedura di infrazione, anche i rilievi che toccano il Nord Italia (come Courmayeur). La questione riguarda principalmente gli scarichi non conformi che finiscono in corpi idrici senza adeguati trattamenti, con conseguenze significative sull’ambiente.

Secondo quanto riferito dalla Corte di giustizia dell’Unione europea, la sanzione è la quarta inflitta all’Italia per irregolarità nel settore della depurazione. In particolare, la Sicilia risulta tra le Regioni meno attive nella realizzazione degli impianti.

Intanto, da Roma arriva il via libera all’innalzamento del livello della diga Rubino, nel Trapanese, che passerà da 178,40 a 180,40 metri, con un aumento della capacità di 2,4 milioni di metri cubi. Questo intervento dovrebbe migliorare la gestione della risorsa idrica, anche in ottica di sicurezza, e rientra in una delle opere straordinarie sostenute dal presidente della Regione, Renato Schifani.