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27/03/2025 08:32:00

I tumori scoperti in ritardo all'Asp di Trapani. Il giorno della verità

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Scade oggi, 27 marzo, il termine ultimo fissato dal Ministero della Salute per la trasmissione della documentazione integrativa richiesta agli ispettori incaricati di far luce sul caso dei referti istologici in ritardo all’Asp di Trapani. Le indagini ministeriali, che hanno già portato alla luce 206 casi di tumore sui 3.300 esami accumulati, sono ormai alle battute finali.

Al centro dell’inchiesta resta il manager dell’Asp, Ferdinando Croce, che non ha rassegnato le dimissioni nonostante il procedimento sanzionatorio avviato nei suoi confronti dal presidente della Regione, Renato Schifani. Secondo quanto riferito da Davide Faraone, vicepresidente di Italia Viva, Croce starebbe valutando un ricorso contro il provvedimento, che dovrebbe essergli notificato in settimana.

Gli ispettori del Ministero si sono concentrati su quattro casi specifici: quello di Maria Cristina Gallo, insegnante di Mazara del Vallo con un tumore al quarto stadio, che ha ricevuto l’esito dopo otto mesi; un paziente di Partinico deceduto per carcinoma, che ha atteso il referto cinque mesi; un anziano di Marsala operato nell’agosto 2024 per un neo sospetto, con esito nefasto comunicato solo a febbraio 2025; infine, la vicenda della vicesindaca di Pantelleria, Adele Pineda, che ha denunciato il ritardo di dieci mesi nella consegna del proprio referto.