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27/03/2025 12:00:00

Immigrazione, coerenza e compassione: il Vangelo di Matteo e la politica dei porti chiusi

 Coerenza e Compassione: Un Richiamo ai Valori Cristiani

Da sempre, la società occidentale rivendica le proprie radici cristiane, in Italia quelle cattoliche. Negli ultimi 30 giorni, l’attenzione si è concentrata sulla salute del Pontefice, ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma. Domenica 23 marzo, Papa Francesco è stato dimesso e, tra i numerosi messaggi di auguri per una pronta guarigione, spicca quello della Presidente del Consiglio dei Ministri italiano: "Felice di sapere che Papa Francesco stia tornando in Vaticano. A lui vanno un pensiero speciale e i migliori auguri, con affetto e gratitudine per il suo instancabile impegno e la sua guida preziosa".

Nel frattempo, l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni ha comunicato che, nella sola rotta del Mediterraneo centrale, si contano 82 morti accertati. Alla Presidente del Consiglio, che ha citato la preziosa guida del Pontefice, si ricorda quanto riportato nel Vangelo secondo Matteo, capitolo 25:

"Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli, si siederà sul trono della sua gloria. E saranno riunite davanti a lui tutte le genti, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri, e porrà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra. Allora il re dirà a quelli che stanno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo. Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi. (...) In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me."

Le 82 anime disperse nel Mediterraneo e i sopravvissuti, che vengono trasferiti fino a 1200 km di distanza dall’approdo naturale di Lampedusa verso Olbia, Genova e Ancona, non sono forse i forestieri, nudi, assetati, affamati e malati di cui parla il Vangelo?

Un’obiezione comune per giustificare questa politica è che "l’Europa li respinge". Vero, ma allora l’unica risposta è adeguarsi all’indifferenza collettiva? Si può forse sperare in un’assoluzione papale a fronte di un pentimento tardivo? Un’altra argomentazione ricorrente è "non possiamo accoglierli tutti", eppure l’Italia ha registrato, solo nel 2024, 277.617 decessi in più rispetto alle nascite, un trend destinato a ripetersi.

Allora, coerenza e compassione, quella espressa nella parabola del Buon Samaritano, altrimenti le parole restano vuote. Da agnostico, sono certo che Papa Francesco darebbe la sua vita per un altro essere umano, a maggior ragione per i diseredati.

Vittorio Alfieri