Nuove scoperte archeologiche nel Parco di Selinunte. E’ stata portata alla luce la porta monumentale e significative porzioni delle mura fortificate della città arcaica. Si tratta di ritrovamenti che hanno spostato di circa 300 metri verso nord l’estensione urbana di Selinunte, rispetto a quanto si era ipotizzato in precedenza, confermando la sua grande importanza tra i centri di cultura greca del Mediterraneo.
Di queste scoperte si è parlato a Selinunte, in occasione della presentazione della nuova immagine visiva del Parco di martedì scorso, a cui ha partecipato l’assessore ai Beni culturali e all’identità siciliana, l’assessore Francesco Paolo Scarpinato. “Il Parco archeologico continua a lavorare riuscendo, con fondi propri, a riscrivere la storia di Selinunte – ha dichiarato Scarpinato – Il nuovo logo, la segnaletica, le visite e i servizi raccontano un Parco vitale, al servizio del pubblico, che continua ad attirare nuovi visitatori innamorati di questo lembo di Sicilia colmo di storia”.
La campagna di scavo è stata condotta dai giovani archeologi di Archeofficina, diretti da Carlo Zoppi dell’Università del Piemonte Orientale, un esperto che ha iniziato a lavorare a Selinunte molti anni fa. “Abbiamo superato le recinzioni del Parco che risalgono a trent’anni fa e abbiamo trovato la cinta muraria e la porta monumentale – ha spiegato il direttore del Parco archeologico di Selinunte, Felice Crescente – Di questi scavi resterà il metodo: essere in grado di sostenere le campagne di scavo, sperimentando anche tecniche innovative come la Tomografia geoelettrica tridimensionale, che permette di sondare il terreno fino a 4 metri”.
Ritrovamenti di questo tipo permettono di comprendere in modo significativo il mondo greco, fornendo nuove evidenze sulla dimensione, e l’importanza di Selinunte, una delle più rilevanti città greche del Mediterraneo. Infatti, una cinta muraria ed una porta monumentale così distanti dai limiti precedentemente noti, non può che rivalutare il suo ruolo e la sua influenza nel contesto delle colonie greche in Sicilia. Sono strutture che testimoniano la notevole capacità urbanistica e difensiva della città in epoca arcaica.
Adesso l’obiettivo è musealizzare l’intera area e renderla accessibile al pubblico, prevedendo anche la ricostruzione virtuale dell’antica cinta muraria.
Oltre alle scoperte, il Parco ha un nuovo logo ideato da Atelier 790, che si ispira alla foglia di selinon (sedano), presente su una didracma del periodo 540-510 a.C., simbolo distintivo dell’antica Selinunte. La palette cromatica riprende i colori delle decorazioni templari, e il nuovo design è stato esteso anche a una linea di merchandising disponibile nel bookshop.
CoopCulture ha collaborato con la direzione del Parco per rinnovare la segnaletica, identificando i punti di maggiore interesse per i visitatori (Collina orientale, Acropoli, Collina di Manuzza, Malophoros) e suggerendo percorsi con indicazioni sulle distanze e sui mezzi disponibili (navette elettriche, bici, a piedi). “Visitare il Parco – ha aggiunto l’assessore Scarpinato - diventa sempre più un’esperienza immersiva, che può essere affrontata da soli, complice la nuova segnaletica, o con l’ausilio di visite guidate approfondite e percorsi inediti”.