Domenica 23 marzo 2025, a Partanna, si è svolto l’incontro di formazione del Settore Adulti dell’Azione Cattolica Italiana della Diocesi di Mazara del Vallo. Un appuntamento intenso e ricco di spunti di riflessione, organizzato dall’équipe diocesana del settore adulti e strutturato in momenti di preghiera, formazione e condivisione.
La giornata è iniziata con la celebrazione della Santa Messa presso la Chiesa Madre del Santissimo Salvatore, concelebrata dal parroco Don Antonino Gucciardi e da Don Giacomo Putaggio, Assistente dell'Azione Cattolica Ragazzi diocesana. Un momento di raccoglimento spirituale che ha dato il via alla riflessione sulla figura del pellegrino, tema del primo intervento formativo guidato da Don Giacomo Putaggio.
Il Pellegrino: un cammino di fede e speranza
"Chi è il pellegrino?", ha chiesto Don Giacomo ai presenti, introducendo la riflessione. Il pellegrino è colui che si mette in cammino alla ricerca di qualcosa di più grande, con il cuore aperto alla grazia del Signore. La preghiera, ha sottolineato Don Giacomo, è il mezzo attraverso cui il pellegrino non è mai solo, ma sempre in compagnia del Signore e della comunità. Essere pellegrini significa cercare il senso della vita, arricchendosi con ogni incontro e ogni esperienza vissuta nel cammino. Citando San Paolo, Don Giacomo ha ricordato come la speranza non deluda mai, perché Gesù non delude mai.
Dopo questo primo momento di formazione, i partecipanti si sono spostati nei locali pastorali della Chiesa di San Giuseppe, dove hanno avuto l’opportunità di visitare il maestoso Altare di San Giuseppe e di condividere il pranzo in un clima di fraternità.
Pescatori di uomini: il coraggio di prendere il largo
Nel pomeriggio, il secondo momento di formazione è stato guidato da Don Antonino Gucciardi, Assistente Unitario e del Settore Adulti, sul tema "Pescatori di uomini". Dopo un momento di preghiera allo Spirito Santo, Don Antonino ha letto e commentato il brano evangelico di Luca (5,1-11), che rappresenta l'icona biblica dell'anno associativo.
"A volte bisogna fare silenzio e ascoltare", ha affermato Don Antonino, sottolineando l'importanza del discernimento e della fiducia nel Signore. Il fallimento non deve essere visto come una sconfitta, ma come un'opportunità per rinascere e intraprendere un nuovo percorso di vita. "Prendere il largo" significa affidarsi alla Parola di Dio e condividere questa esperienza con gli altri. Solo così, ha spiegato Don Antonino, possiamo diventare veri pescatori di uomini, testimoniando la fede attraverso la vita, la liturgia e la catechesi.
Condivisione e impegno: la missione dei pellegrini di speranza
L'ultima parte dell'incontro ha coinvolto direttamente i partecipanti, che dopo un momento di riflessione personale hanno condiviso le loro impressioni e gli spunti ricevuti durante la giornata. In un clima di dialogo sinodale, sono emerse considerazioni profonde sull'essere "Pellegrini di Speranza" e "Pescatori di uomini" nel mondo di oggi.
I Vicepresidenti Donatella e Luciano hanno espresso la loro gratitudine verso Don Giacomo Putaggio e Don Antonino Gucciardi per gli interventi ricchi di significato, sottolineando come ogni cristiano sia chiamato ad essere pellegrino in cammino, sempre alla ricerca della Speranza che si manifesta nella costante presenza di Cristo nella preghiera e nella Parola.
"La speranza non è solo qualcosa da ricevere, ma anche da donare", hanno ricordato i Vicepresidenti. Solo donando speranza a chi incontriamo nella nostra quotidianità possiamo diventare veri pescatori di uomini. Con questa consapevolezza, l'incontro si è concluso con l'invito a "prendere il largo", affidandosi come Pietro al Maestro e gettando le reti con fiducia nella Sua Parola, certi che porterà frutti abbondanti.