La nuova manovra del 2025 ha una chiara linea dettata dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani. Ci sono 46 milioni e 336mila euro sul piatto, la manovra poi arriverà all’ARS ma non ci sarà spazio per le mance dei deputati, con cui fanno la loro politica sui territori.
La riunione
Lunedì pomeriggio il presidente Schifani ha riunito la sua maggioranza e ha chiesto una assunzione di responsabilità importante, non si può questo governo regionale del resto permettere altri scivoloni, diretti e indiretti. Erano presenti al vertice i capigruppo di maggioranza all’ARS, i coordinatori dei partiti di centrodestra, il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno e Alessandro Dagnino, assessore all’Economia
La manovra
Sono 8 articoli in totale: 15milioni di euro previsti per aumentare le tariffe che laboratori di analisi e fisioterapisti convenzionati prestano agli assistiti, un aiuto regionale a seguito dei tagli nazionali. Cinque milioni di euro per la comunità di Sant’Egidio e il Banco alimentare, sono i beni di prima necessità che verranno erogati per i più fragili e i senza fissa dimora.
Sei milioni di euro sono previsti per eliminare la tassa addizionale regionale per i piccoli aeroporti, gli scali che ne godranno sono: Lampedusa, Pantelleria, Comiso e Trapani. Su questa misura l’assessore alle Infrastrutture Alessandro Aricò, nel mese di febbraio 2025, si era espresso in maniera non accogliente: “L‘abolizione della tassa addizionale comunale sui diritti di imbarco in Sicilia non è un’opzione praticabile”. La giunta ci ripensa e adesso nelle prossime variazioni di bilancio sarà prevista una misura compensativa nei confronti dei comuni che vedranno venir meno questa tassa.
Cinque milioni poi sono previsti per fare da scudo contro i dazi americani, voluti da Trump per le merci in entrata in America, la Regione dunque soccorrerà le aziende danneggiate, che subiranno delle perdite economiche.
Previsti pure 7,3 milioni di euro per la realizzazione di impianti per la gestione dei rifiuti nella provincia di Messina. Nella manovra c’è spazio per un fondo di 5milioni di euro per gli Enti Locali e la progettazione, pure questa in ritardo, per la spesa europea. Tre sono i milioni destinati alla Protezione civile per la gestione di situazioni di crisi.
La manovra dunque arriverà in Aula blindata e dovrà superare il voto dei parlamentari, ogni capogruppo adesso dovrà lavorare sulla propria pattuglia perchè non c’è spazio per mance e regalie. Massimo rigore è quello che si aspetta il presidente Schifani.