Quantcast
×
 
 
26/03/2025 08:32:00

Discriminazione a Marsala, affitto negato perchè africano, La denuncia di un giovane gambiano

 "Sei africano? No, mi dispiace". È questa la frase che si è sentito dire un giovane del Gambia, da anni residente a Marsala con regolare permesso di soggiorno e contratto di lavoro, quando ha provato a prendere in affitto una casa. Una risposta che ha chiuso sul nascere la trattativa, dopo che il ragazzo aveva risposto a un annuncio immobiliare. Il proprietario, dopo aver chiesto "Ma di dove sei?", e ricevuto come risposta "Gambia", ha liquidato il giovane con un secco rifiuto: "No, mi dispiace".

Il ragazzo ha raccontato l’episodio sui social, denunciando una discriminazione che – scrive – è tutt’altro che isolata:

“Cari marsalesi, a Marsala un ragazzo che è regolare (cioè con il permesso di soggiorno) e lavora in regola con busta paga non può trovare casa perché è africano (nero). Questo purtroppo è una situazione che colpisce tantissimi ragazzi bravi a Marsala. Se capita che ti danno la casa, sarà 3, 4 o 5 ragazzi in una sola stanza, cucina, soggiorno e bagno condiviso con altri ospiti nello stesso appartamento, e i ragazzi pagano 150 euro a persona. Io chiedo a voi: genitori, figli, fratelli, sorelle, zii ecc… se questa è una cosa normale.”

E aggiunge:

“Ho nascosto il profilo per privacy della persona, ma non è solo. Mi è capitato proprio ieri, uno che mi ha chiuso la chiamata dopo che gli ho detto da dove provengo.”

Una testimonianza che riaccende i riflettori su un fenomeno diffuso e silenzioso: la discriminazione razziale nel mercato degli affitti. Episodi come questo mettono in luce le difficoltà che molte persone, pur perfettamente integrate e in regola, incontrano quotidianamente anche solo per trovare un tetto sotto cui vivere.