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25/03/2025 06:00:00

Erice, il caso della scuola "Asta". Genitori esasperati:" Vigili subito, basta promesse"

Ogni mattina, davanti al plesso Gemellini Asta di Erice - Casa Santa, si ripete la stessa scena: traffico congestionato, genitori in difficoltà e una generale sensazione di disordine. Nonostante la stima generale per la dirigente scolastica, le problematiche legate all'ingresso e all'uscita degli alunni sembrano non trovare soluzione.

Le lettere dei genitori

Il malcontento dei genitori è esploso, riversandosi in una serie di segnalazioni alla nostra redazione. La scintilla che ha riacceso la miccia della preoccupazione è un episodio avvenuto davanti alla scuola primaria, dove un'auto ha involontariamente schiacciato lo zaino di una bambina in procinto di entrare a scuola. Fortunatamente, le conseguenze non sono state gravi, ma l'incidente ha riportato alla ribalta il tema della sicurezza davanti all'istituto.

Il genitore ha sottolineato come la situazione di rischio si ripeta quotidianamente negli orari di ingresso e uscita degli alunni: "Abbiamo più volte richiesto la chiusura della strada al traffico durante le ore scolastiche, ma senza successo. Dovremo forse attendere un evento tragico prima che si intervenga?".

Dopo pochi giorni, un altro genitore ha scritto alla redazione, accusando la Dirigente Scolastica di negare l'accesso all'atrio scolastico, recentemente ristrutturato, e di esporre così i bambini a un serio pericolo. "Più volte è stato chiesto di poter entrare nell'ampio atrio scolastico, per il tempo strettamente necessario, ma la replica è sempre stata 'per causa covid, post covid' celando la verità, quella di tener lontano i genitori alfine di evitare Loro responsabilità", afferma il genitore nella sua lettera.

Secondo il genitore, il marciapiede antistante la scuola è di pertinenza scolastica, e indica la Dirigente come unica responsabile di eventuali incidenti. "Siamo così costretti ogni giorno ad essere l'unica scuola pubblica che non permette l'accesso nell'atrio scolastico per il tempo strettamente necessario", continua il genitore, sottolineando l'inefficacia di firme, elenchi e richieste scritte.

Il parere dei genitori davanti alla scuola

Una mamma racconta: "La mattina c'è calca e, anche se si entra a scaglioni ogni 5-10 minuti, si crea confusione. Perché non possiamo fare come prima, entrando nell'ampio atrio?"

Un'altra madre, con due figli iscritti alla primaria e alla materna, esprime la sua frustrazione: "Come faccio a essere in due posti contemporaneamente? Prima entravo e le due porte di ingresso erano di facile accesso perché collegate; ora devo fare il giro e non so come sdoppiarmi". Un altro genitore sottolinea: "Mancano i vigili"

La risposta della Dirigente

"Parliamone, incontriamoci a viso aperto e tranquillamente". La Dirigente Scolastica Antonella Filingeri, in un appello alla trasparenza e al dialogo, risponde alle accuse con fermezza, ma senza chiudere la porta al confronto. Ribadisce che la decisione di limitare l'accesso all'atrio scolastico non è un capriccio, bensì una scelta ponderata, presa in accordo con il Consiglio d'Istituto, per tutelare la sicurezza dei bambini e prevenire assembramenti pericolosi. "Il dirigente scolastico non è il padre padrone di una scuola e la voce degli organi collegiali è Primus Interpares", afferma, sottolineando la natura collegiale delle decisioni.

L'atrio, spiega, è l'unico punto di raccolta in caso di emergenza, e trasformarlo in un'area di transito comprometterebbe la sua funzione vitale. "Se si consentisse una cosa del genere, il genitore si sentirebbe in dovere di fare quello che non sta facendo adesso, di aspettare col figlio, lascerebbe là dentro e se ne andrebbe", argomenta, evidenziando il rischio di creare un'area incontrollata.

Ma la Dirigente non si trincera dietro i regolamenti. Porta prove concrete: documenti e testimonianze che attestano le ripetute richieste di intervento rivolte alle autorità locali per risolvere il nodo cruciale del traffico. "Nessuno mi risponde", dichiara, denunciando un muro di gomma da parte del Comune e della Polizia Municipale.

Eppure, non si arrende. Ribadisce la sua disponibilità al dialogo, invitando i genitori a un confronto costruttivo. "Parliamone, sono sempre disponibile al confronto. Incontriamoci a viso aperto e tranquillamente". E lancia un appello al senso civico, chiedendo piccoli sacrifici per il bene comune: "Diamo il buon esempio, parcheggiamo l'auto un po' più distante e percorriamo un breve tratto a piedi". Un invito a collaborare, a trovare insieme una soluzione che tuteli la sicurezza dei bambini, senza rinunciare alla serenità di un dialogo aperto e sincero.

L'odissea infinita dei solleciti ignorati

Erice, plesso Fratellini Asta: un'odissea di solleciti e silenzi istituzionali. Anni di richieste inascoltate, una dirigente che si fa scudo di carte e regolamenti, e genitori esasperati che chiedono solo una cosa: la sicurezza dei loro figli.

La cronistoria di un'attesa vana

  • 2019 e 2021: la Dirigente Scolastica alza la voce, chiede a gran voce la regolamentazione del traffico durante i giorni di mercato. Risultato? Silenzio assordante.
  • 20 settembre 2023: una richiesta formale, un grido d'allarme che si perde nei meandri degli uffici comunali. Nessun intervento concreto.
  • 3 giugno 2024: il Consiglio d'Istituto, l'ultimo baluardo della pazienza genitoriale, chiede un incontro urgente con le autorità. Nemmeno un cenno di risposta.

L'ennesimo appello alla sindaca Daniela Toscano

Ogni mattina, davanti al plesso Fratellini Asta, si consuma un dramma: auto impazzite, bambini in pericolo, genitori sull'orlo di una crisi di nervi. E così i genitori, chiedono: 

  • La  presenza dei vigili urbani è indispensabile, non un lusso. Regolate il traffico, proteggete i nostri figli!
  • Mercato rionale, un intralcio insostenibile. Controlliamo il posizionamento di furgoncini o postazioni, soprattutto se ingombrano rampe o vie utilizzate da portatori di disabilità e in uso per la sicurezza. Ci vogliono vigili. La scuola non può essere ostaggio del commercio.
  • Viabilità, un miraggio. Creiamo zone pedonali, percorsi sicuri. Facciamo in modo che i bambini possano raggiungere la scuola senza rischiare la vita.
  • Incontro urgente, un'ultima speranza. Sindaca, ascolti la nostra voce. Non ci lasci soli in questa battaglia.