Mancano poco più di due mesi al voto, e a Favignana il clima si scalda. Dopo la sfiducia al sindaco Francesco Forgione, arrivata con un anno d’anticipo rispetto alla scadenza naturale del mandato, il centrodestra fatica a trovare la quadra. Ma in compenso, spuntano nomi clamorosi: sì, anche quello di Maurizio Gasparri.
Proprio lui, capogruppo di Forza Italia al Senato, ex ministro delle comunicazioni, volto televisivo storico del centrodestra nazionale, abitué delle Egadi con casa a Marettimo. E ora, dicono le voci di corridoio, possibile candidato a sindaco di Favignana. La voce circola insistentemente negli ambienti azzurri, e le sue quotazioni salgono mentre gli altri tentano di mettersi d’accordo su tutto… tranne che su un nome.
Il caso – diciamolo – è curioso. Uno dei motivi principali per cui Forgione è stato sfiduciato, è stata la sua “non autoctonia”: accusato di non vivere stabilmente sull’isola, di essere troppo “romano” e distante. E adesso? Si parla di Gasparri, che a Roma ci vive, ci lavora e ci fa politica da decenni, e che difficilmente potrebbe gestire il Comune delle Egadi tra un’intervista su Rete4 e una conferenza dei capigruppo al Senato.
Ma tant’è. La politica locale, si sa, ha regole tutte sue. E in fondo, anche Forgione, come Gasparri, alle Egadi è di casa da tempo.
Nel frattempo, si muove anche il fronte degli aspiranti sindaci “in campo”. E come spesso accade nell’arcipelago, tornano i nomi noti: Giuseppe Pagoto ed Gaspare Ernandez, due ex sindaci che stanno valutando un ticket: uno sindaco, l’altro vicesindaco. Ma entrambi guardano anche a soluzioni autonome, se dovesse saltare l’intesa. Francesco Sammartano, potrebbe correre con l’appoggio di una parte di Fratelli d’Italia che fa capo al gruppo vicino a Maurizio Miceli (attuale coordinatore provinciale del partito) e all’ex sindaco di Partanna Nicola Catania. Lucio Antinoro, altro ex sindaco, sembra avere il sostegno del PD di Dario Safina e di una fetta di Forza Italia legata all’onorevole Stefano Pellegrino.
E mentre a Favignana si discute se serva un sindaco presente o uno che garantisca i rapporti con Roma, si rischia di finire in una campagna elettorale tutta "nazionale", con senatori, coordinatori provinciali e referenti locali a spartirsi una delle isole più belle del Mediterraneo.
Favignana guarda al futuro. Ma intanto, nel presente, si prepara a scegliere tra volti già visti, ritorni di fiamma e candidature dal sapore… romano.
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