Quantcast
×
 
 
25/03/2025 09:00:00

Nel parco giochi di Vita "l'Albero di Seline": un olivo simbolo di speranza e integrazione

Nel cuore di Vita, nel piccolo comune della provincia di Trapani, un gesto simbolico si trasforma in un potente messaggio di speranza e integrazione. Un olivo, piantato nel Parco Giochi cittadino, diventa il segno tangibile dell'accoglienza e della coesione sociale. Questo albero è dedicato a Sèline, una bambina tunisina nata il 23 gennaio 2025, prima neonata dell'anno nel comune. La sua storia e quella della sua famiglia raccontano il viaggio di tante persone in cerca di un futuro migliore e l'impegno concreto della comunità locale nel promuovere l'inclusione.

L'iniziativa nasce dalla Cooperativa Sociale Badia Grande, che gestisce i Centri di Accoglienza di Vita nell'ambito del Progetto SAI Marsala, con il sostegno dell'Amministrazione Comunale. Il gesto ha un forte valore simbolico: piantare un albero per ogni bambino nato da famiglie migranti è un modo per radicare nuove vite nel territorio e rafforzare il senso di appartenenza.

L'accoglienza della comunità e il lavoro della Cooperativa Badia Grande

La famiglia di Sèline – composta dai genitori Khamaies e Selma e dalle sorelline Ayatallah e Nermine – è giunta in Italia la scorsa estate, affrontando un difficile viaggio in mare. Una volta arrivati a Vita, hanno trovato una comunità pronta ad accoglierli con calore e solidarietà. Le due bambine più grandi frequentano la scuola elementare e stanno imparando l'italiano, mentre i genitori partecipano ai corsi di formazione offerti dalla Cooperativa Badia Grande.

Valentina Villabuona, responsabile dei centri di accoglienza di Vita, sottolinea l'importanza di un'integrazione reale e sostenibile: "Ogni famiglia ha una storia diversa, ma tutte condividono il desiderio di ricostruire una vita dignitosa. Sèline e la sua famiglia rappresentano un esempio concreto di come l’accoglienza, se ben gestita, possa portare a risultati straordinari".

L'evento ha visto la partecipazione di numerose autorità locali, tra cui il sindaco Giuseppe Riserbato, l'assessore alla Pubblica Istruzione Maria Eleonora Ditta e la consigliera comunale Antonella Servito. Il sindaco Riserbato ha ribadito il valore dell'iniziativa: "Questo gesto è un segnale forte di integrazione e inclusione. La famiglia di Sèline è stata accolta con calore e oggi fa parte a pieno titolo della nostra comunità".

Un ponte tra culture e un futuro condiviso

Il Progetto SAI Marsala, gestito da un'équipe multidisciplinare composta da operatori sociali, psicologi, mediatori culturali e legali, va oltre la semplice accoglienza, accompagnando le famiglie in un percorso di autonomia e inserimento sociale. Lorena Tortorici, coordinatrice del progetto, spiega: "L’integrazione passa attraverso la scuola, il lavoro e la partecipazione alla vita sociale. Piantare un albero per Sèline è un gesto che va in questa direzione: radicare una nuova vita nel territorio".

Per i genitori di Sèline, vedere piantare un albero in onore della loro bambina è stato un momento di grande emozione: "Siamo grati per l’accoglienza che ci è stata riservata. Questo gesto ci fa sentire parte di una comunità che ci sostiene".

L’assessore Maria Eleonora Ditta ha concluso la cerimonia con parole di speranza: "I bambini sono il futuro. Attraverso di loro possiamo costruire una società più aperta e solidale. L’olivo per Sèline è un messaggio di speranza per tutta la comunità".

L’iniziativa di Vita non è solo un simbolo, ma un modello virtuoso di accoglienza e integrazione. Come scriveva Lucy Larcom: "Chi pianta un albero, pianta una speranza". A Vita, questa speranza ha trovato radici profonde, dimostrando che l’inclusione non è solo un’idea, ma una realtà che cresce giorno dopo giorno.