Blitz della Guardia di Finanza lungo l'autostrada A19: fermati due furgoni carichi di "neonata", il prezioso novellame di sarda, destinato ai mercati palermitani. Sequestrate oltre tre tonnellate di prodotto ittico non tracciato e comminate sanzioni fino a 150.000 euro. Il pesce, dichiarato idoneo al consumo, è stato donato a dieci associazioni benefiche.
L'operazione: scorta finta e trasporto illecito
I militari della Stazione Navale di Palermo e del Gruppo di Termini Imerese, nell'ambito delle attività di controllo sulla filiera ittica, hanno individuato due furgoni sospetti. Uno dei due veicoli, all'apparenza un mezzo di soccorso stradale con tanto di lampeggiante acceso, tentava di simulare una scorta al secondo furgone, probabilmente nel tentativo di eludere i controlli. Ma lo stratagemma non ha ingannato le Fiamme Gialle, che hanno fermato entrambi i mezzi lungo l'A19, in direzione Palermo.
Il valore del carico e le sanzioni
All'interno dei furgoni, i finanzieri hanno scoperto 3.100 kg di "neonata" (Sardina Pilchardus) privi di qualsiasi certificazione di provenienza. La successiva commercializzazione avrebbe fruttato un guadagno illecito di circa 100mila euro. I due trasportatori sono stati sanzionati per importi complessivi tra 25mila e 150mila euro. Il carico sequestrato, altamente deperibile, avrebbe rischiato di finire distrutto. Grazie al tempestivo intervento delle autorità sanitarie, il pesce è stato dichiarato idoneo al consumo e destinato a dieci associazioni benefiche della zona.
Un danno per l'ecosistema marino
Il sequestro rientra nell'azione della Guardia di Finanza a tutela della biodiversità marina e del consumatore. La "neonata" è un elemento chiave nella catena alimentare marina, e la sua pesca indiscriminata mette a rischio l'equilibrio dell'ecosistema. Il contrasto alla pesca illegale resta quindi una priorità per le autorità, impegnate a bloccare un mercato nero che minaccia il mare e la sostenibilità delle risorse ittiche.