
Caos referti all’Asp di Trapani: c’è chi riceve un esito senza aver mai fatto l’esame
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Uno scandalo sanitario che non accenna a placarsi, ma che anzi, di giorno in giorno, si arricchisce di nuovi e inquietanti capitoli. La vicenda dei ritardi nei referti istologici dell’Asp di Trapani si fa sempre più grave: secondo quanto riportato oggi, un paziente avrebbe ricevuto l’esito di un referto senza aver mai effettuato l’intervento da cui quell’esame sarebbe dovuto derivare.
Ministero e Regione in pressing, caos totale all’Asp
Il Ministero della Salute ha chiesto all’Asp di Trapani una “documentazione integrativa urgente” per chiarire i motivi dei ritardi negli esami istologici, accumulati tra luglio e novembre 2024 e in parte ancora non smaltiti. Il dossier ministeriale, stilato dagli ispettori inviati a Trapani, ha evidenziato tempi di refertazione anomali, procedure chirurgiche rallentate e mancata comunicazione ai pazienti.
Il governatore siciliano Renato Schifani prova a gettare acqua sul fuoco: «Siamo alle battute finali, mi auguro che la vicenda si possa chiudere nei prossimi giorni».
Ma le parole istituzionali sembrano poco convincenti, soprattutto dopo la richiesta di dimissioni immediate del direttore generale Ferdinando Croce, avanzata da più parti.
Referti mai richiesti, operazioni mai fatte
È in questo clima surreale che emerge il caso emblematico di un paziente di Mazara del Vallo, che ha ricevuto un referto su un intervento mai eseguito. Un errore grave, che rivela il livello di disorganizzazione interna. Intanto, a Castelvetrano, l’Asp fa sapere di aver smaltito l’arretrato degli esami fino a novembre, ma secondo quanto riferito dal direttore facente funzione dell’Anatomia Patologica, Laura Miceli, i dati diffusi dagli ispettori ministeriali rappresentano solo una “fotografia parziale” della situazione.
Il vice segretario nazionale del PSI Nino Oddo definisce la situazione un "vero scandalo" e aggiunge: «Occorreranno mesi per fare un bilancio reale, ma è evidente che si è verificata una grave sottovalutazione sia a Trapani che a Palermo».
«Finito il tempo delle bugie e delle mezze verità», ha detto Giorgio Mulè, vicepresidente della Camera, che ha portato il caso in Parlamento con un’interrogazione urgente.
Tp24 continuerà a monitorare questa vicenda, che riguarda la salute e la fiducia di migliaia di cittadini. Chi controlla chi dovrebbe tutelarci? Una domanda che oggi, più che mai, pretende una risposta chiara.

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