
Il caso referti all'Asp di Trapani. Attesa per la relazione del Ministero della Salute
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Sono 206 le persone risultate positive all’istologico arretrato dell’ASP di Trapani, si tratta di 46 casi per il 2024 e di 160 casi per il 2025. I campioni prelevati a gennaio e febbraio di quest’anno sono 1.908 “ sono stati analizzati nel rispetto del target temporale dei 20 giorni lavorativi nel 98% dei casi, grazie alla rete istituita dall’assessorato della Salute per superare la grave situazione e scongiurare l’insorgere di ulteriori ritardi”, così ha precisato la Regione.
Gli ispettori ministeriali dovranno a breve relazionare sui due giorni trascorsi a Trapani, il ministro Orazio Schillaci ha chiarito alla Camera dei Deputati, durante il question time, che “Le risultanze degli approfondimenti saranno comunicate al mio ministero, che valuterà la sussistenza delle condizioni per adottare eventuali azioni che si renderanno necessarie”.
Safina deposita interrogazione parlamentare
Annuncia il deputato regionale del Pd di presentare una interrogazione parlamentare per fare chiarezza sulla recente petizione promossa da alcuni dipendenti dell’Azienda Sanitaria Provinciale (ASP) di Trapani a sostegno del direttore generale Ferdinando Croce: “Una iniziativa che appare quanto mai inopportuna, considerando il dramma che stanno vivendo 206 famiglie siciliane a causa dei ritardi nella consegna dei referti istologici, con altrettanti pazienti coinvolti”.
Incalza Safina: “È fondamentale comprendere come venga esercitato il potere all’interno dell’ASP e se vi siano stati episodi di pressione o condizionamento nei confronti dei funzionari statali. La petizione, che ha raccolto oltre 1.300 firme in sole 12 ore, solleva interrogativi sulla sua genesi e sulle modalità con cui è stata promossa. Le ispezioni hanno già evidenziato criticità gravissime: disfunzioni nella gestione, mancanza di verifiche e controlli, ritardi che hanno avuto conseguenze dirette sulla vita delle persone. È inaccettabile che, di fronte a tali evidenze, si tenti di distogliere l’attenzione dalle responsabilità con iniziative che rischiano di compromettere ulteriormente la fiducia dei cittadini nelle istituzioni sanitarie”.
Per Safina bisogna accertate tutte le responsabilità : “La salute dei cittadini deve essere la priorità assoluta, e non possiamo permettere che giochi di potere o dinamiche interne compromettano la qualità dell’assistenza sanitaria nella nostra regione”.
Seduta sanità all’ARS
Il capogruppo del M5S all’ARS Antonio De Luca, ha inviato al presidente dell’Assemblea, Gaetano Galvagno, la richiesta di celebrare una seduta speciale e urgente sulla sanità: “Il Governo deve dire con chiarezza ai siciliani cosa intende fare per arginare la catastrofe in corso che gli incresciosi fatti che giorno dopo giorno si verificano da un capo all’altro della Sicilia documentano impietosamente”.
Per De Luca lo scandalo del ritardo nella refertazione degli esami istologici all’Asp di Trapani “Non è che l’ultimo episodio del film dell’orrore che quotidianamente sono costretti a vivere tantissimi siciliani. Basti ricordare, a titolo esemplificativo, la frattura alla gamba trattata all’ospedale di Patti col cartone, la bambina di Partinico rimasta senza il dispositivo di controllo della glicemia, l’uomo morto a Villa Sofia dopo 17 giorni di ricovero in attesa di intervento chirurgico, le infinite liste d’attesa per visite e ricoveri. E ancora le bacchettate della Corte dei Conti sui posti letto di terapia intensiva e semintensiva, il caos della cardiochirurgia pediatrica, il monitoraggio sui LEA del ministero della Salute che ci relega al terzultimo posto in Italia. E si potrebbe continuare ben oltre questi che sono solo recentissimi fatti. Se il governo fosse stato attivo per risolvere i problemi come lo è stato nella lottizzazione dei posti di potere di Asp e aziende ospedaliere, sicuramente non saremmo in queste condizioni. Schifani finora è stato bravo solo ad annunciare pezze tardive e a chiedere scusa dopo i fattacci. Le scuse non bastano, men che meno le promesse, ci vogliono i fatti. Vengano a dirci in Parlamento quali e come vogliono farli”.
Ida Carmina al Question Time
“Il caso di Maria Cristina Gallo, paziente dell’ASP di Trapani costretta ad attendere otto mesi per l’esito di un esame istologico, con un tumore che nel frattempo ha sviluppato metastasi, è conseguenza di un sistema sanitario smembrato in nome di un federalismo irresponsabile e che ha trasformato la sanità in feudo della politica locale, che si preoccupa della spartizione delle poltrone più che della salute dei pazienti.
Non bastano le scuse, né i 3300 referti prodotti in fretta e furia, che hanno portato a 170 diagnosi di tumore ad altrettante persone che ora dovranno sperare che non sia troppo tardi per curarsi.
Il dovere del ministro è di tutelare la salute dei cittadini e quindi vogliamo sapere se non ritenga urgente porre fine a questa gestione scandalosa, garantendo che le nomine nella sanità pubblica siano finalmente basate su merito e competenza e non su logiche spartitorie e clientelari”.
Lo dichiara in Aula alla Camera Ida Carmina, deputata siciliana del Movimento 5 Stelle, in occasione del question time al ministro della Salute Schillaci.
“E’ fuori discussione il collasso sanitario in Sicilia – aggiunge Andrea Quartini, Capogruppo del Movimento 5 Stelle in Commissione Affari Sociali alla Camera –. Noi chiediamo a gran voce di smetterla con le nomine politiche in sanità, ma anche che venga riformato il Titolo V della Costituzione.
Vogliamo che la politica sanitaria torni in capo allo Stato, perché queste cose non devono più avvenire nel nostro Paese.
Occorre rifinanziare la sanità pubblica, assumere personale, rivedere il rapporto con il privato.
E poi, ministro, basta propaganda sulle liste d’attesa: siamo fermi al progetto presentato oltre sei mesi fa.
Basta dare colpe agli altri: governate da due anni e mezzo e in Sicilia da molto di più, prendetevi le vostre responsabilità.
Noi vogliamo togliere dal Patto di Stabilità salute, istruzione e welfare, non le armi come voi” conclude.

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