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21/03/2025 12:19:00

“Il vento della memoria semina giustizia”. A Trapani 50 mila persone in piazza contro le mafie

 Cinquantamila persone in marcia, spinte da un vento di memoria e giustizia che arriva dal mare e si fa largo tra le strade della città. È un'immagine potente quella che oggi, 21 marzo, ha raccontato Trapani, scelta come città simbolo per la 30ª Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, organizzata da Libera e Avviso Pubblico.

A guidare il corteo lungo il litorale e poi fino a piazza Vittorio Emanuele sono stati proprio loro, i parenti delle vittime, arrivati da tutta Italia – ma anche da Messico, Colombia, Argentina, Francia, Romania, Svizzera e Olanda – per portare un nome, una storia, un dolore che si fa lotta collettiva.

In prima fila Don Luigi Ciotti, fondatore di Libera, con lo striscione “Il vento della memoria semina giustizia”. Le sue parole, come sempre, sono un richiamo forte: “Oggi è la giornata della memoria e dell’impegno proprio per lottare contro la retorica della memoria. Una memoria vera deve diventare responsabilità, tutti i giorni. Non basta ricordare, bisogna agire”.

Una memoria da rendere viva, dunque, e soprattutto scomoda. Don Ciotti denuncia che l’80% dei familiari delle vittime ancora non ha avuto giustizia: “Le verità passeggiano sulle nostre strade, c’è chi sa. Lanciamo un appello: parlate”.

I nomi, uno a uno

In piazza Vittorio Emanuele, come gesto corale e struggente, sono stati letti i 1.101 nomi delle vittime innocenti di mafia. Un lungo elenco che è diventato silenzio, applausi, commozione. Ma anche rabbia, quella buona, che spinge all’impegno.

Tra la folla, la politica (quella che ascolta)

Non solo società civile e studenti – oltre 100 scuole da tutta la Sicilia – ma anche la politica e le istituzioni. Presenti la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein, il segretario generale della Cgil Maurizio Landini, l’ex sindaco di Palermo Leoluca Orlando, la prefetta di Trapani Daniela Lupo, il presidente della Commissione Antimafia regionale Antonello Cracolici, e i vescovi di Trapani, Mazara del Vallo, Agrigento e Monreale.

Schlein, parlando alla stampa, ha lanciato un messaggio chiaro: “La politica deve fare di più sul fronte della prevenzione. Altro che limitare le intercettazioni, inserire il subappalto a cascata o alzare il tetto del contante: serve fare esattamente il contrario. Serve alzare il livello di guardia, nella politica e nell’economia”.

Landini e Margherita Asta: le voci dal corteo

Maurizio Landini, accanto ai lavoratori e agli studenti, ha ribadito che la lotta alla mafia passa dal lavoro, dalla giustizia sociale e dalla scuola.
Margherita Asta, che nella strage di Pizzolungo perse la madre e i due fratellini, ha invece ricordato che “la verità ha un prezzo, ma il silenzio ne ha uno ancora più alto”.

Guarda le nostre interviste in esclusiva a Don Luigi Ciotti, Maurizio Landini e Margherita Asta, Salvatore Inguì realizzate oggi durante la diretta di Tp24 da Trapani.