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20/03/2025 16:30:00

Marsala, il caso: "Perseguitato dal Comune di Napoli per una multa che non ho mai preso"

 Una vicenda incredibile, che sembra uscita da un romanzo kafkiano, ma che invece è la realtà che sta vivendo Fatty Ouisanou, un giovane residente a Marsala, perseguitato da ripetute richieste di pagamento da parte del Comune di Napoli per una multa che sostiene di non aver mai ricevuto e per una violazione che dichiara con certezza di non aver mai commesso.

A raccontare la storia è lo stesso Ouisanou, che ha chiesto aiuto alla redazione di Tp24 per far luce su una situazione che lo sta mettendo in grande difficoltà.

Le richieste di pagamento per una violazione mai commessa

Tutto ha inizio il 29 aprile 2022, quando Fatty riceve per posta una contravvenzione emessa dalla Polizia Municipale di Napoli, che lo accusa di aver circolato con il suo ciclomotore (targa X988M) nel capoluogo campano il 3 marzo 2022.

Ma c’è un problema: Fatty a Napoli non c’è mai stato.
Lo scooter in questione si trova infatti a Marsala, nella sua abitazione in contrada Ranna, dove risiede.

Per chiarire la situazione, il giovane il 3 maggio 2022 invia una dichiarazione ufficiale al Comune di Napoli, specificando di non aver mai messo piede in città e allegando tutte le prove per dimostrare l’errore. Tuttavia, da Napoli non arriva alcuna risposta.

Sembrava che la questione fosse finita lì, ma nel ottobre 2024 Fatty si vede recapitare una nuova ingiunzione di pagamento, questa volta di 258,45 euro, per la stessa infrazione mai commessa. Anche in questo caso, il giovane invia una nuova dichiarazione, spiegando ancora una volta la sua estraneità ai fatti.

Ma nemmeno questa volta arriva una risposta.

L’ultima ingiunzione: 260,95 euro da pagare entro 10 giorni

La situazione si complica ulteriormente l’11 marzo 2025, quando arriva l’ennesima richiesta di pagamento, con una somma aggiornata a 260,95 euro, da pagare entro 10 giorni.

Eppure, Fatty continua a ribadire che non ha mai ricevuto una multa e che non è mai stato a Napoli.

A questo punto, decide di rivolgersi ai Carabinieri di San Filippo e Giacomo di Marsala, che gli consigliano di presentare un ricorso tramite un legale.

Ma il giovane è esasperato: "Non ho fatto niente, non ho commesso alcuna infrazione e mi sento perseguitato dal Comune di Napoli. È assurdo tutto questo", afferma.

L’appello di Fatty: "Le amministrazioni devono prestare più attenzione"

Fatty non è solo in questa battaglia. A stargli vicino, come lui stesso racconta, sono stati in particolare due persone: Antonino Di Giovanni e il suo amico Abú, che lo hanno supportato in questi mesi di difficoltà.

Adesso chiede aiuto alla stampa per dare visibilità al suo caso e lancia un appello alle istituzioni:
"Chiedo che le amministrazioni pubbliche prestino più attenzione a questi errori, che mettono in difficoltà persone oneste come me. Non posso pagare per una multa che non ho mai ricevuto e che si basa su un errore evidente", dice.

Un caso di scambio di targa? Un errore burocratico?
Di certo, Fatty non è il primo cittadino a trovarsi in una situazione simile, ma il suo caso solleva un problema più ampio: la difficoltà di far valere i propri diritti quando si è vittime di errori amministrativi.

Il Comune di Napoli, nel frattempo, continua a non rispondere. E Fatty, che da due anni cerca di dimostrare la propria innocenza, non ha alcuna intenzione di arrendersi.