Il concetto di "Waterfront" a Marsala ha origini e sviluppi che risalgono a diversi decenni fa. Tuttavia, il termine stesso solleva alcune perplessità linguistiche e culturali: perché usare un anglicismo quando in italiano esiste il termine "Lungomare"? Se proprio volessimo attenerci all'inglese, sarebbe più corretto chiamarlo "Seafront". Ma, al di là delle questioni lessicali, la storia di questo tratto costiero è segnata da battaglie ambientali e trasformazioni urbane significative.
Un passato di degrado
Il territorio a nord della città, in particolare l'area prospiciente la Villa Genna, ha subito nel tempo una serie di interventi edilizi che ne hanno compromesso la bellezza paesaggistica. Negli anni '60, dopo la costruzione della Litoranea dello Stagnone, un edificio con casotti WC venne eretto sulla battigia. Inizialmente destinato a diventare una pizzeria, rimase per decenni un rudere fatiscente, un'offesa al panorama straordinario della laguna. La sua demolizione si deve all'impegno civile e alla mobilitazione popolare: una petizione promossa dall'AUSER di Marsala e da Italia Nostra di Trapani raccolse 253 firme, portando l'Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Giuseppe Garfano e dall'Assessore ai Lavori Pubblici Angelo Fici a ordinare l'abbattimento della struttura.
Il recupero della costa
L'azione di ripristino ha restituito alla cittadinanza un tratto di costa di rara bellezza, oggi frequentato da bagnanti e sportivi che usufruiscono della pista ciclopedonale. L'intervento si è posto in linea con l'Articolo 9 della Costituzione italiana, che sancisce la tutela del paesaggio come principio fondamentale.
Le prospettive future
Nonostante i progressi, il tratto di costa tra il muro di cinta della Villa Genna e la litoranea necessita di ulteriori interventi di riqualificazione. Un tempo sede di un lido, oggi quest'area versa in uno stato di degrado, tra sterpaglie e spazi inutilizzati. Sarebbe auspicabile ripristinare le aiuole panoramiche, installare panchine e cestini, rendendo il luogo accogliente per i numerosi visitatori.
Elio Piazza, autore di questa sollecitazione pubblica, invita l'attuale amministrazione comunale, con il Sindaco Massimo Grillo e il Vice Sindaco Giacomo Tumbarello, a considerare prioritario il recupero di questo sito. Un'azione concreta in questa direzione non solo migliorerebbe il decoro urbano, ma rappresenterebbe un atto di rispetto verso il patrimonio naturale della città.
"Il "Waterfront" di Marsala, o meglio il suo Lungomare, è il risultato di una lunga storia di trasformazioni e lotte per la tutela ambientale. Se la comunità e le istituzioni continueranno a collaborare per la sua valorizzazione, il futuro di questo tratto di costa potrà essere all'altezza del suo straordinario paesaggio. L'auspicio è che le amministrazioni future continuino a investire nel rispetto e nella cura di un bene comune che appartiene a tutti i marsalesi e ai visitatori che ne apprezzano la bellezza", conclude Piazza.